Martedì, L'Adige di Verona rendeva noto che il Tar del Lazio, riunitosi in sessione collegiale, avrebbe espresso una parola definitiva sulla cancellazione o meno del Chievo dalla serie B e, di conseguenza, dal calcio professionistico:

"Il ricorso presentato dai legali del presidente Campedelli contro la sentenza del Tar del Lazio in sessione monocratica avvenuta il 5 agosto scorso avrebbe dovuto essere discusso più avanti. Ma il Consiglio di Stato ha sollecitato il Tar a riunirsi il prima possibile. ... La sollecitazione del Consiglio di Stato è stata interpretata come un segnale positivo, in quanto l’anticipo della data potrebbe essere giustificato dal fatto che, in caso di accoglimento del ricorso, ci dev'essere il tempo di modificare il calendario della serie B."

Mercoledì è arrivata la decisione, definitiva, sulla sorte del Chievo e non è una bella notizia per la squadra dello storico quartiere di Verona.

Infatti, il Tar ha respinto il ricorso e ha così confermato l'esclusione dalla Serie B del club, che aveva chiesto l’iscrizione in sovrannumero al campionato. I giudici, anche se questo non può essere di consolazione, hanno bocciato pure i ricorsi di Sambenedettese, Carpi e Casertana, che quindi si vedono a loro volta esclusi dalla possibilità di disputare il prossimo campionato di Serie C.

"​Alla data del 28 giugno 2021, termine perentorio indispensabile per garantire il regolare svolgimento del campionato in condizioni di parità dei partecipanti, la società ricorrente non risulta né avere assolto agli obblighi fiscali maturati dal periodo di imposta 2014 al 2018, né avere depositato atti di transazione e/o rateazione del debito".

Questa la motivazione che ha portato alla definitiva cancellazione del Chievo dalla scena calcistica, in attesa che qualcuno non si faccia carico del titolo sportivo, ripartendo da zero.

Il Cosenza, pertanto, sostituisce ufficialmente il Chievo nella Serie cadetta per la stagione 2021/22.