Teresa Averta, scrittrice e poetessa calabrese, già vincitrice di numerosi premi letterari nel campo della poesia e della narrativa, partecipa con la sua produzione poetica “La mia voce” alla fase finale della prestigiosa edizione 2019 del Premio “Il Federiciano” a Rocca Imperiale.

La sua poesia dal titolo “La mia voce” tratta dalla silloge inedita “Il sentiero dell’anima” in prossima uscita, è stata valutata e scelta da grandi e importanti esperti nel campo della cultura. I Presidenti di Giuria sono dodici artisti eccezionali, tra cui: Alessandro Quasimodo, Mogol, il poeta editore Giuseppe Aletti, Dato Magradze (candidato al Premio Nobel per la Letteratura), Hafez Haidar (Candidato al Premio Nobel per la Pace), F. Gazzè, D. Rondoni, F. Arminio e altri.

Come previsto dal bando di concorso, la Aletti Editore realizzerà una raccolta che conterrà i finalisti di questa undicesima edizione, che rimarrà negli annali del Premio Il Federiciano, e anche la poetessa Teresa Averta sarà inserita nella preziosa antologia del concorso che raccoglierà i testi più rappresentativi e che vedrà la prefazione di almeno sei dei dodici Presidenti di Giuria, sei prefazioni di firme prestigiose. Un avvenimento mai realizzato in un concorso di poesia. 

Teresa Averta insieme con altri finalisti provenienti da tutta la nazione, concorre come possibile vincitore del Premio Il Federiciano che prevede, per i due vincitori, la riproduzione delle poesie su due stele di ceramica maiolicata, che saranno affisse sui muri di Rocca Imperiale, “Il Paese della Poesia”, insieme con quelle dei grandi autori che hanno aderito a questo innovativo progetto culturale, tra cui: Dacia Maraini, Alda Merini, Mogol, Pupi Avati, A. Quasimodo, E. Bennato, A. Jodorowsky e tanti altri.

In un mondo come il nostro, dominato da conformismo, banalità, apparenza più che sostanza, volgarità e superficialità e ostentata mancanza di valori emerge, a chiare e fresche note, come vento forte e indomabile la poesia, che attraverso poeti e scrittori come Teresa Averta trova il suo posto nel mondo e il senso più alto nell’universo.