Adesso che il nuovo governo tra 5 Stelle e Lega è realtà, il giuramento è una formalità, il nuovo esecutivo dovrà dare risposta alle molte perplessità sollevate da più parti su alcuni punti del programma di governo e sull'alleanza tra le due forze politiche, sulla base di quanto finora hanno dichiarato o promesso i suoi componenti o, più in generale, in base alle indicazioni dei partiti di appartenenza.


Migranti.
Mai navigato nel profilo Facebook di Salvini? Quello che salta agli occhi è l'abuso del termine "amici", il fatto che rida sempre o quasi in qualsiasi foto che lo ritragga e una lista infinita di fatti di cronaca che hanno per protagonisti, in negativo, dei migranti. Tutto questo, è spesso condito con il rivolgersi al "buon Dio"...

Non voglio certo scomodare Fëdor Dostoevski e la storia del Grande Inquisitore, però immaginatevi se il "buon Dio" di Salvini scendesse sulla terra e decidesse di venire in Italia. Dio, nonostante le sue qualità, ha però il problema di non avere una famiglia, delle origini, un'identità.

Il neo ministro dell'Interno come accoglierebbe Dio? Male, anzi non lo accoglierebbe proprio, perché è uno senza documenti, un sans-papiers come direbbero in Francia. Salvini respingerebbe così il "buon Dio" nel regno dei cieli, nonostante dica di volergli bene.

Per l'amor del cielo, anzi di Dio, in Italia non possiamo permetterci di accogliere l'universo mondo, anche solo per evidenti ragioni di spazio, ma la politica dei respingimenti, sebbene a prima vista possa sembrare logica, finirà per forza di cose, per mostrare criticità, lati d'ombra e numerose ipocrisie supportate da infinite ingiustizie.


Sostenibilità.
Il motore dello sviluppo economico del nuovo governo è per la Lega la flat tax e per i 5 Stelle il reddito di cittadinanza. Non che il nuovo governo si occuperà solo di questi provvedimenti, ma certo è che sono i più significativi, anche in base a quanto costeranno alle casse dello Stato.

Tra uscite e mancate entrate, l'applicazione tout court di questi due punti del Contratto alla base del programma di governo costerà allo Stato almeno 70 miliardi di euro... all'anno. Un mare di soldi di cui non è finora ben chiara la copertura finanziaria. Infatti, mentre le uscite sono certe, non son però per nulla certe le entrate che tali provvedimenti potranno garantire.

Quindi, è da vedere come queste leggi saranno applicate, in tempi e modi, e come impatteranno sui conti pubblici. In ogni caso, il capo dello Stato non può promulgare leggi che non abbiano una copertura finanziaria certa. Stavolta è un fatto tecnico e non politico.


Autorevolezza e affidabilità.
Il governo dei populisti o degli arruffapopolo come qualcuno li descrive è composto da persone che sono alla prima esperienza alla guida di un ministero. Il premier Conte, tra l'altro, proviene dal mondo accademico e di problemi di "Palazzo" non ne sa nulla.

A queste figure se ne contrappongono altre che invece di esperienze ne hanno avute, anche in passati governi. Ma questi "tecnici" di provata capacità non hanno alcuna relazione con 5 Stelle e Lega.

Fino a che punto potranno spingere la loro fedeltà al governo e alle sue indicazioni, in merito a decisioni non incluse nel programma che in futuro potrebbe essere necessario dover affrontare? Saranno in grado di ingoiare qualsiasi rospo o prenderanno il cappello e, dopo aver salutato, se ne andranno?
Potrebbe essere un problema non di poco conto, per la stessa tenuta del governo.


Ideologia.
I due movimenti sono post ideologici. Dicono di non essere né di destra, né di sinistra... le ideologie sono superate... dicono loro. Fatto sta che, a ben vedere, liberismo e socialismo come politiche economiche tuttora esistono e come tali fanno riferimento a problematiche che riguardano la società. Quindi, che si dica che l'ideologia non esiste è un fatto, ma che ciò sia vero è altro discorso.

Inoltre, se l'ideologia non esiste, perché allora non riconoscere, da parte della Lega, il 25 aprile e i partigiani? La matrice di estrema destra della Lega, spesso becera nel suo auspicare l'autoritarismo a tutti i livelli, è di stampo fascista, anche se ciò viene decisamente negato.

I 5 Stelle non vogliono essere catalogati come partito di sinistra, ma è un fatto che una parte dei suoi attuali elettori votava in passato a sinistra. Fino a che punto costoro potranno accettare o ritenere ammissibile un'alleanza con la Lega? Non è che il Movimento possa sperare che il buon governo possa essere contraccambiato con Orban, Putin, il passo dell'oca e la divisa e che questo non abbia poi un riscontro negativo nelle urne.

L'associazione tra Lega e fascismo, poi, è abbastanza diffusa...


Diritti civili.
Al nuovo ministero a supporto di Famiglia e Disabilità è stato nominato il leghista Lorenzo Fontana. Per lui, esiste solo la famiglia "naturale" tra uomo e donna, è contro il diritto all'aborto, è contro l’eutanasia, contro le adozioni da parte di coppie omosessuali, contro la cosiddetta ideologia del gender... ricorrendo, spesso, a supporto delle sue tesi, a foto di arcangeli, santi e sante, invocando battaglie e spade sguainate...

Che dire, possibile pensare che costui sia, ad esempio, a favore di una legge che depenalizzi l'uso di droghe leggere e ne consenta la vendita sotto il controllo dello Stato? Eppure i 5 Stelle erano a favore.

Come un ministro simile potrà affrontare i tanti problemi non ancora risolti in tema di diritti civili e come sperare che non si arrivi invece ad una revisione di quelli già acquisiti?


E quelle riportate sono solo alcune delle contraddizioni e delle difficoltà con cui, sicuramente, il nuovo esecutivo dovrà fare i conti. Sarà possibile, anche limitandoci alle problematiche sopra accennate, che non sono certo le uniche, che il nuovo governo possa durare per tutta la legislatura?