Il Papa nelle cronache di giovedì 9 novembre viene citato per due fatti importanti, ma secondari.
Il primo riguarda la decisione di vietare la vendita di sigarette a dipendenti, religiosi e diplomatici all’interno del territorio Vaticano. Il divieto scatterà a partire dal 2018 ed è motivato dalla volontà del pontefice di non cooperare con una "pratica che danneggia la salute", come ha precisato il portavoce della Sala Stampa vaticana Greg Burke, che ha poi aggiunto: "Il motivo è molto semplice. La Santa Sede non può cooperare con un esercizio che danneggia chiaramente la salute delle persone. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ogni anno il fumo è la causa di più di sette milioni di morti in tutto il mondo. Le sigarette, vendute ai dipendenti e pensionati del Vaticano ad un prezzo scontato, erano fonte di reddito per la Santa Sede. Tuttavia, nessun profitto può essere legittimo se mette a rischio la vita delle persone."
Il secondo riguarda l'invio di un camion carico di uva, destinato agli empori della solidarietà della Caritas di Roma. Lo ha annunciato a Radio Vaticana Alberto Colaiacomo, dell’Ufficio comunicazione dell’organismo pastorale diocesano, che ha definito il gesto del Papa "una provvidenza ricca e insolita, ma non inconsueta. È un’abitudine di lunga data quella dei Pontefici di condividere con i poveri beni di ogni genere, ma questa consegna è particolarmente gradita perché è raro trovare frutta fresca per le nostre famiglie. Noi riusciamo soprattutto a distribuire prodotti a lunga conservazione."
Gli empori della solidarietà della Caritas nella Capitale aiutano circa 1.600 famiglie.
Ma la notizia più importante è la promulgazione dei decreti della Congregazione delle Cause dei Santi, comunicata questa mattina, ma avvenuta l'8 novembre 2017, dopo che Francesco ha ricevuto in udienza il cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Durante l’Udienza, il Sommo Pontefice ha autorizzato la medesima Congregazione a promulgare i decreti che riconoscono il martirio e le "virtù eroiche" di otto "servi di Dio", e tra questi vi è pure Albino Luciani, papa Giovanni Paolo I, nato il 17 ottobre 1912 a Forno di Canale, oggi Canale d’Agordo (Italia) e morto il 28 settembre 1978 nel Palazzo Apostolico in Vaticano.
Con questa decisione si conclude la "fase romana" della causa di canonizzazione di papa Luciani aperta nel marzo 2008, indispensabile per l'acquisizione e la valutazione di tutte le "carte" che ne descrivessero pensiero e opere oltre al vaglio delle testimonianze che ne comprovassero l’eroicità delle virtù e la fama di santità. Un lavoro raccolto in 5 volumi per un totale di 3.600 pagine.
Adesso, per arrivare alla beatificazione di papa Luciani non rimane che attendere il riconoscimento di un miracolo attribuito alla sua intercessione.