La giunta municipale ha approvato il progetto “coltiviamo insieme” con il quale intende affidare gratuitamente a cittadini di Petralia Soprana degli appezzamenti di terreni comunali nei quali potere realizzare dei veri e propri orti. 

L’idea ha lo scopo di sostenere alcune categorie sociali più deboli che possono integrare il proprio reddito attraverso l’approvvigionamento diretto di alcune derrate alimentari e allo stesso tempo di riqualificare un’area non utilizzata; di agevolare l’impiego del tempo libero e contestualmente favorire la diffusione e la valorizzazione di un sano stile di vita.

“L’Orto Sociale è un progetto ambizioso legato alla sua funzione educativa, civica ed etica – afferma il sindaco Pietro Macaluso. L’orto, nella sua semplicità, non ha mai perso il suo fascino perché esprime il legame con la natura e con i prodotti della terra nell’ottica di uno stile di vita sano che è uno degli elementi distintivi del nostro borgo più bello d’Italia. Questo progetto è un altro punto del nostro programma elettorale che viene definito”.  

“Per la realizzazione dell’orto - afferma il consigliere comunale Damiano Macaluso che ha seguito tutto l’iter – abbiamo individuato dei terreni di proprietà comunale in una zona facilmente accessibile, limitrofa al centro storico, servita da una strada comunale carrabile in terra battuta. L’obiettivo infatti è anche quello di recuperare e migliorare un’area non utilizzata che ritornerà a vivere.”


Il progetto

Dieci i lotti che saranno assegnati gratuitamente a chi ne farà richiesta e secondo delle precise condizioni. Sono a carico dell’Amministrazione le lavorazioni principali necessarie per l’attivazione degli orti e cioè l’aratura e la prima vangatura; sarà cura dell’assegnatario provvedere alle successive lavorazioni colturali.

Naturalmente l’orto non è cedibile, trasmissibile a terzi e non potrà essere in nessun caso acquisibile dall’affidatario.

Sull’appezzamento di terreno concesso non potrà essere svolta attività diversa da quella della coltivazione degli ortaggi e non potrà essere effettuata la vendita dei prodotti della coltivazione. Inoltre, l’assegnatario dovrà rispettare precise norme definite dal contratto di affidamento ed è sempre responsabile di tutto ciò che avviene nel fondo.