| Articolo a cura di Paola D.
L'8 settembre alle ore 10, nello spazio ANICA/Luce Cinecittà-Italian Pavillon presso l'Hotel Excelsior, ha avuto luogo la settima edizione del Premio collaterale "Tulipani di seta nera Sorriso diverso", un Evento dedicato alla diversità che si pone l'obiettivo di valorizzare ed evidenziare l'opera che meglio riesce ad abbattere i pregiudizi mettendo in risalto le diverse individualità sia dal punto di vista dei contenuti, sia dal punto di vista della regia.
Per il 2017 l'opera che meglio ha saputo rappresentare i temi dell'integrazione, del rispetto, della conoscenza profonda dell'altro, fra le cinque scelte da una commissione istituita ad hoc, è stata: Il colore nascosto delle cose di Silvio Soldini, con Valeria Golino e Adriano Giannini presentato fuori concorso alla 74 Mostra d'Arte Cinematografica di Venezia. Il cineasta di origini svizzere, colto e raffinato, noto per opere di grande sensibilità come Pane e tulipani, Paesaggio con figure, Giorni e nuvole,  che si caratterizza per un rigore nella regia che connota la sua visione del cinema come lente capace di leggere la vita mostrando le inquietudini e i turbamenti dei personaggi nel loro processo di trasformazione, ha ricevuto il prestigioso riconoscimento da Paola Tassone, ideatrice e organizzatrice del Premio istituito dall'Associazione UCL (L'Universita cerca lavoro) e prodotto da Diego Righini.
Presidente dell'Edizione 2017 di Tulipani di seta nera è stato Catello Masullo esperto cinema Mibact e critico cinematografico, membri della giuria: Laura Bortolozzi Acquisti cinema.e documentari e fiction per RAI UNO, Paola Dei Psicologo dell'Arte e critico cinematografico, Franco Mariotti giornalista, regista, critico cinematografico, Massimo Nardin docente presso la LUMSA, Rossella Pozza giornalista e critico cinematografico. Presenti in sala esperti di cinematografia, rappresentanti della cultura fra cui Luciana Burlin coordinatrice del Circolo di Lettura Flaiano e il Rettore dell'Accademia Internazionale Mauriziana Barone Fabrizio Mechi.
Durante la premiazione Soldini ha riferito che l'idea del film si è sviluppata in lui quando si è trovato in cura da un fisioterapista non vedente e ha deciso di dedicare la propria attenzione alla conoscenza del mondo degli ipovedenti, realizzando, prima del film, un documentario con il titolo Per altri occhi - avventure quotidiane di un manipolo di ciechi che nel 2014 ha vinto il Nastro d'Argento.
Il film Il colore nascosto delle cose, con delicatezza e intelligenza, ha messo in evidenza come sussistano molti gradi del conoscere e del vedere, quello dell'amore non si ferma alla superficie ma raggiunge l'interiorità anche solo attraverso il tatto. Un film coraggioso dove è colei che non vede ad indicare la strada a colui che vede, mostrando come gli handicap siano spesso convenzioni di cui ognuno di noi può essere portatore in momenti particolari della vita o in ambienti diversi da quelli abitudinari.
La motivazione del premio oltre ai temi sopra evidenziati, ha messo in figura il valore dell'amicizia, le speranze che alimentano i progetti, la comprensione totale e incondizionata dell'altro, illuminando la sala di colori.