Ha preso il via con successo la missione Inspiration4
Al di là delle implicazioni più o meno umanitarie che la supportano, la missione Inspiration4 ha come significato principale il fatto che lo spazio non è più un'attività riservata a poche agenzie spaziali ma sta diventando sempre più un'attività commerciale di cui può usufruire (quasi) chiunque, portafoglio a parte, senza essere un astronauta.
Inspiration4 è la missione spaziale supportata da SpaceX che mercoledì è decollata dal Kennedy Space Center della Nasa in Florida portando in orbita 4 persone che potremmo definire "non astronauti", dato che nella vita svolgono attività diverse dal pilotare navette spaziali.
Jared Issacman, Hayley Arceneaux, Sian Proctor e Chris Sembroski, sono i quattro membri dell'equipaggio a supporto della missione che si sono comunque sottoposti ad sei mesi di addestramento prima di effettuare il lancio.
Il costo della missione è stato pagato a SpaceX da Isaacman, 38 anni, che ha fatto fortuna sviluppando sistemi a supporto dei pagamenti con carta di credito.
Hayley Arceneaux, 29 anni, ha sconfitto un cancro alle ossa da cui era stata colpita poco più che bambina e da adulta è tornata a lavorare per la struttura medica che l'aveva curata: il St Jude Children's Research Hospital di Memphis, nel Tennessee. Tramite Inspiration4 Isaacman vuole promuovere una raccolta fondi di almeno 200 milioni di dollari a supporto delle attività di ricerca del St Jude.
Sian Proctor, 51 anni, è uno scienziato e divulgatore scientifico.
Chris Sembroski, 42 anni, è un veterano dell'aeronautica americana e lavora come ingegnere per la Lockheed Martin. Aveva fatto una donazione al St Jude che lo aveva inserito tra i partecipanti alla lotteria che avrebbe assegnato il quarto posto nell'equipaggio di Inspiration4. Sembroski non ha vinto, ma un suo amico sì ed è lui che e gli ha ceduto il posto.
Adesso, i quattro "non astronauti" sono in orbita intorno alla terra all'interno della Dragon ad un'altitudine di 575 km, 150 km sopra la ISS orbitante e all'incirca alla stessa altezza da cui il telescopio Hubble osserva il cosmo.
Il rientro sulla Terra è previsto nel fine settimana.