In rappresentanza di coloro che non sono e non devono rimanere invisibili o esclusi, questo martedì, Aboubakar Soumahoro, sindacalista dell'USB, si è incatenato nei pressi della sede degli Stati Generali che si svolgono in questi giorni a Villa Pamphilj, per iniziare uno sciopero della fame che andrà avanti "finché il Governo non ascolterà il loro grido di dolore, a partire da quello dei braccianti dimenticati dalla cosiddetta regolarizzazione prevista nel Decreto Rilancio".
Sono gli stessi lavoratori, ha ricordato Soumahoro, che a giugno hanno visto morire Mohamed Ben Ali - per tutti Baye Fall - nell'incendio della sua baracca a Borgo Mezzanone, nel Foggiano, e Adnan Siddique, ucciso dai caporali a Caltanissetta.
Che cosa chiede al Governo Aboubakar Soumahoro? Risposte chiare su 3 punti:
- riforma della filiera agricola;
- varo di un Piano Nazionale Emergenza Lavoro;
- cambio delle politiche migratorie.
La protesta segue le rivendicazioni che l'USB aveva già presentato ieri agli Stati Generali in occasione dell'appuntamento tra il Governo e le parti sociali.