Dalla Francia al Marocco, dalla Croazia alla Grecia, fino all'isola di Creta, si registrano incendi che costringono all'evacuazione di abitazioni e residence turistici migliaia di persone.

14mila in Francia, nella Gironda, oltre 3mila in Spagna sulle colline di Mijas, tra Malaga e Marbella, mentre in Marocco sono più di 1.300 le persone a cui è stato ordinato di lasciare le loro case con i vigili del fuoco schierati a contrastare gli incendi boschivi nel nord, soprattutto nella provincia di Larache.

Nella tarda serata di sabato, la Francia ha messo in allerta 22 dipartimenti regionali, per lo più lungo la costa atlantica, dopo che gli incendi hanno bruciato 10.500 ettari.

È il caldo intenso di questi giorni il primo responsabile degli incendi a cause di temperature fuori norma che dovrebbero persino aumentare ad inizio della prossima settimana con 41° previsti in Francia, mentre in portogallo si sono già registrate temperature che hanno raggiunto i 47° C. In Portogallo, gli incendi hanno distrutto 30.000 ettari di terra quest'anno, principalmente nel nord. Questo è il peggior danno da incendio dall'estate del 2017, quando incendi devastanti hanno ucciso circa 100 persone.

A Creta, i vigili del fuoco greci stanno contrastando l'avanzata delle fiamme sulle colline intorno a Retimo, sulla costa settentrionale. Anche alcune aree della Turchia sudoccidentale e della costa adriatica della Croazia stanno registrando incendi estesi.