Berlusconi si dovrà sottoporre ad una perizia medica che dovrà valutare la sua capacità o meno di seguire le udienze del Ruby ter
Berlusconi c'è. Lo ha detto la ministra di Forza Italia per gli Affari Regionali, Mariastella Gelmini, a margine della visita odierna al Salone del Mobile di Milano:
"Il presidente Silvio Berlusconi lo sentiamo spesso, è presente anche se qualche criticità e difficoltà di salute c'è. ... Ha avuto delle conseguenze un po' spiacevoli per il Covid, ma è assolutamente concentrato sulle battaglie politiche".
Solo su quelle? Viene da chiederselo, perché, come accaduto in passato, Silvio Berlusconi inizia a sentirsi male in vista delle udienze del processo Ruby ter, che lo vede protagonista per corruzione di testimoni.
Anche per l'udienza odierna, il difensore del leader di Forza Italia, Cecconi, aveva chiesto il legittimo impedimento per il suo assistito, dopo il rinvio chiesto ed ottenuto a maggio a causa delle condizioni dell'ex cavaliere che al tempo erano state definite serie.
Cecconi ha detto ai giudici che nel periodo estivo c'era stato un "moderato" miglioramento del quadro clinico e psichico rappresentato in primavera, ma poi ci sono stati importanti ricadute conseguenza del Covid, aggravate da patologie esistenti, e in parte sopravvenute soprattutto negli ultimi 20 giorni. Il difensore di Berlusconi non ha neppure indicato una data per un possibile recupero.
Stavolta però il PM, rappresentato dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, non si è fatto impietosire, definendo la malattia di Berlusconi pura e semplice... vecchiaia, "il quadro clinico di un uomo vecchio che nel corso della sua vita ha avuto tante patologie, un uomo molto vecchio, ripeto, con tante piccole fastidiose patologie... ma che se non fosse supportato da una serie infinita di medici e di avvocati sarebbe qui a farsi il processo".
Evidentemente, stavolta, anche i giudici qualche dubbio sul reale stato di salute di Berlusconi, in relazione alla compatibilità con la possibilità di seguire l'evolversi del processo, se lo sono fatti venire.
E stavolta, come ha spiegato alle parti il presidente Tremolada, hanno deciso il rinvio dell'udienza al 15 settembre per conferire l'incarico a dei periti, un cardiologo e uno psichiatra, che possano valutare il reale stato di salute di Berlusconi, per capire se effettivamente ne consenta o meno la sua partecipazione alle prossime udienze... proprio come accadrebbe per un qualsiasi altro cittadino.