Esteri

Sono 24 finora le vittime degli incendi nella contea di Los Angeles, con i vigili del fuoco che stanno ancora lottando per cercare di contnerli

La scorsa settimana Los Angeles è stata teatro di una delle emergenze più gravi nella sua storia recente, con vasti incendi boschivi che hanno devastato la regione e messo in ginocchio interi quartieri. Martedì, oltre 8.500 vigili del fuoco provenienti da almeno sette Stati americani, oltre che da Canada e Messico, hanno continuato a combattere le fiamme in condizioni estremamente pericolose, affrontando venti molto forti e ambienti aridi che hanno alimentato il fuoco.

Le squadre sono riuscite a stabilizzare, seppur parzialmente, gli incendi principali. L'incendio di Palisades ha consumato 23.713 acri (96 km²), mentre l'incendio di Eaton ne ha bruciati 14.117 acri (57 km²). Mentre quei due incendi sono stati finora contenuti ancora in misura molto parziale, un terzo incendio, quello di Hurst, è stato quasi del tutto domato, anche se un nuovo fronte si è aperto nella contea di Ventura, dove le fiamme hanno già bruciato 56 acri.

Nonostante gli sforzi messi in campo, il bilancio degli incendi resta drammatico: 24 vittime accertate, oltre 12.000 strutture danneggiate o distrutte e interi quartieri ridotti in cenere. In alcune aree, tutto ciò che resta delle abitazioni è solo un camino, simbolo drammaticamente ironico della devastazione portata dalle fiamme.

Per contrastare gli incendi, le autorità hanno mobilitato una flotta aerea che ha scaricato acqua e ritardanti sulle colline bruciate. A terra, le squadre hanno lavorato senza sosta per contenere il fuoco e proteggere le zone abitate. Tuttavia, le condizioni meteorologiche hanno rappresentato e continuano a rappresentare una sfida costante: le raffiche di vento fino a 80 km/h hanno alimentato le fiamme, spingendo le ceneri incndescenti fino a 3 km di distanza, mentre l'umidità relativa è scesa a livelli minimi, trasformando la vegetazione in combustibile.

"Le prossime 24 ore saranno critiche", ha avvertito lo sceriffo della contea di Los Angeles, Robert Luna, sottolineando la necessità di mantenere alta l'allerta.

Gli incendi hanno costretto oltre 88.000 persone a evacuare, mentre altre 84.000 sono in stato di allerta. 

Il governatore della California, Gavin Newsom, ha definito la situazione "il disastro naturale più devastante nella storia degli Stati Uniti". Le perdite economiche stimate da AccuWeather si attestano tra i 135 e i 150 miliardi di dollari, superando molti altri disastri naturali recenti, ad eccezione dell'uragano Katrina.

Mentre le autorità locali e federali discutono le modalità di finanziamento per la ricostruzione, non mancano le tensioni politiche, con i repubblicani al Congresso che sembrano intenzionati a condizionare gli aiuti a seguito di specifiche politiche fiscali, una posizione che ha suscitato indignazione tra i rappresentanti californiani. "Non possiamo sfruttare la sofferenza di milioni di persone per imporre cambiamenti politici", ha affermato il deputato Ted Lieu. Tutto questo perché in California i repubblicani sono minoranza.

Le prossime settimane saranno cruciali per contenere completamente gli incendi e avviare un percorso di ricostruzione. Per ora, Los Angeles guarda alle previsioni meteo, sperando che almeno la forza dei venti diminuisca... di pioggia, nemmeno a pensarci.

Autore Antonio Gui
Categoria Esteri
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