«Ogni aggressione va punita e condannata, sono e sarò sempre a fianco di chi subisce violenza.

Di certo l’immigrazione di massa permessa dalla sinistra negli ultimi anni non ha aiutato, per questo sto lavorando per fermare scafisti e clandestini.

Emergenza razzismo in Italia? Non diciamo sciocchezze, ricordo che solo negli ultimi tre giorni, nel silenzio generale, la Polizia ha arrestato 95 immigrati, mentre altri 414 sono stati denunciati.»

Anche se è impossibile capire la logica dell'ultima affermazione ripresa così come è stata testualmente riportata dalle agenzie di stampa, con quanto sopra dichiarato da Matteo Salvini, il ministro dell'Interno ha ritenuto necessario mettere una qualche toppa a quella che ormai è possibile definire come emergenza razzismo, nonostante lui lo neghi.

La dichiarazione è avvenuta dopo diverse ore dalla notizia dell'aggressione ad una ragazza di colore, Daisy Osakue, nata a Torino da genitori nigeriani. Italiana, campionessa della Nazionale azzurra di atletica leggera, primatista italiana under 23 di lancio del disco, Daisy la notte scorsa è stata colpita al volto da un uovo lanciato da un'auto in corsa. L'episodio è avvenuto a Moncalieri.

La ragazza è stata colpita ad un occhio, ma le conseguenze riportate non sono per fortuna serie, tanto che è certa di poter partecipare ai prossimi campionati europei di atletica in programma a Berlino.

Per i Carabinieri non è stata un aggressione di stampo razzista, perché il lancio di uova da una macchina sembra che in quella zona sia una "moda" che è stata inaugurata da alcuni giorni, prendendo di mira qualunque persona.

Ma Daisy Osakue la pensa diversamente: «L'hanno fatto apposta. Volevano colpire me come ragazza di colore. In quella zona ci sono diverse prostitute, mi avranno scambiata per una di loro. Mi era già capitato di essere vittima di episodi di razzismo, ma solo verbali. Quando però si passa all'azione, significa che si è superato un altro muro.

Io non escludo i motivi razziali. Non voglio essere criticata per questo, ma secondo me mi hanno lanciato quell'uovo in viso, da un'auto che viaggiava a tutta velocità, semplicemente perché sono di colore.»

Ovviamente il ministro "alla mano" Matteo Salvini si guarda bene dal turbare l'armonia social dei suoi ammiratori e, ancora una volta, dimentica di postare questa notizia sulla sua pagina Facebook.

In compenso, però, pubblica un filmato dove si fa "casualmente" riprendere mentre "umanamente" si concede al contatto della gente che accorre festosa a farsi una foto, anzi un selfie, con lui. 


Naturalmente, è sottintesa l'estasi degli italiani, tanto da essere inutile riportarla, che, finalmente, hanno trovato un ministro che li rappresenti veramente.