Ancora entusiasmo, stavolta per le gare di appalto per la progettazione dell'aerostazione, l'illuminazione delle strade e altro. La storia dell’aeroporto Costa d’Amalfi che si trascina già fin da prima del 2016, e culminata nel 2018 con l’approvazione del master Plan con prescrizioni, non è assolutamente ancora finita.

Innanzitutto bisogna aspettare le udienze al Tar in quanto il decreto Enac è stato impugnato dai cittadini aventi diritto e non solo. Sarà una nuova battaglia che accenderà i riflettori in Italia sul comportamento di alcuni Ministeri che dovrebbero salvaguardare la salute dei cittadini e il territorio e, "caso grave", dovrebbero rendere conto di alcuni comportamenti all’Europa e al mondo intero.

Sembra che la riduzione delle emissioni e la riduzione dell’inquinamento siano solo chiacchiere per attirare voti e sorrisi compiacenti nelle trasmissioni televisive. In realtà poco o nulla importa a tanti politici di questo aspetto.

Ma a Pontecagnano forse ci sarà molto da raccontare su certi comportamenti abbastanza atipici.

Innanzitutto l’aeroporto non ha il Master Plan approvato per il numero di passeggeri di cui si parla. Il master plan è approvato per 500.000 passeggeri entro il decimo anno e nell'orizzonte temporale appunto di dieci anni non è previsto alcun cargo, neppure in progetto. 

Poi bisogna capire come mai i vari ministeri, pur conoscendo che una realtà aeroportuale porterà a certissime problematiche sanitarie, si costituiscono in giudizio contro i cittadini.

Inoltre, bisogna capire come mai in pieno territorio agricolo si va ad inserire una noxa inquinante  che inevitabilmente avrà ripercussioni serissime su quarta gamma, rucola Igp e prodotti caseari. Ma queste cose esistono sulla carta oppure realmente vengono effettuati i controlli e veramente gli standard vengono rispettati? 

Non rispondono a queste domande i ministeri competenti, le associazioni agricoltori e neppure Bonduelle che ha interesse nella rucola Igp prodotta in questi luoghi.

Quello che balza all’evidenza, credo a tutti, è che nonostante le varie vicende giudiziarie abbiano rallentato i lavori di ampliamento, la pandemia, che oltre a rallentare i lavori ha cambiato completamente ogni scenario di convenienza futura e di domanda di voli, si continui a fare propaganda dichiarando che l'ampliamento dello scalo salernitano sarà realizzato a breve e che già da domani si allungherà la famosa pista.

Non è vero nulla perché gli espropri dei terreni non sono neppure iniziati. Forse qualcuno ha ceduto qualche pezzetto di terra laterale alla pista ed esistono terreni demaniali,  per il grosso invece non si è mosso ancora nulla.

Ma da ciò che conosco non vi sono resistenze agli espropri che non sono ancora neppure partiti, ma è stato impugnato proprio il decreto Enac che avrebbe consentito gli espropri.

Mi chiedo cosa accadrà se i cittadini vinceranno i ricorsi... che nessuno venga a dire che poi si sono spesi soldi inutilmente, ecc...

Si può spendere qualsiasi cifra per un progetto, il problema è costruirlo e utilizzarlo per ciò che il Master Plan prevede.

Nessuno parla delle prescrizioni del Ministero e lo stesso Ministero non conosce nulla del Piano industriale.  Qualcuno dovrebbe scrivere nero su bianco cosa è possibile fare o non fare in base al famoso Master Plan del 2018 e comunque farlo osservare rigidamente.

Neppure l'arpac sembra al momento conoscere nulla sulle varie prescrizioni da onorare. 

La soprintendenza scrive che " renderà noto i reperti ritrovati che sono dell'età del bronzo, se non sbaglio e altri reperti " ....si in realtà si sta scavando in parte in zona archeologica di grande interesse. 

Inoltre Enac e Ferrovie dello Stato devono ancora  dire  chiaramente  se la pista può essere realizzata a meno di 300 metri dai binari della  Salerno Reggio  Calabria o se bisogna interrare la linea ferroviaria, oltre  ovviamente alla terza linea metropolita che dovrebbe affiancarla .  Un aereo che vada fuori pista durate atterraggio può o non può mai giungere sui treni della Salerno Reggio Calabria e della costruenda  metropolitana?   Siamo in piena fascia di rischio A , questa eventualità può essere esclusa o ci ritroveremo un aereo se va tutto bene , nel cimitero degli inglesi, sperando che non colpisca altro ?

Ci sarà da discutere molto al Tar anche perché non sembra che Enac, anche se persegue una politica ambientale e riconosce in pieno tutte le problematiche che crea un aeroporto sulla salute dei cittadini e sull'ambiente in base ai più recenti studi su inquinanti e patologie, ancorata a vecchie ricerche che non tenevano conto ovviamente dei passi in avanti che ha fatto la scienza.

E chi dovrebbe parlare di tali aspetti anche in sede giudiziaria? L’ingegnere? Il politico? Il ragioniere?

Una storia quella dell’aeroporto Costa d’Amalfi che come quello di Firenze (la cui nuova pista è stata bloccata dal Tar e dal Consiglio di Stato ) merita di giungere molto in alto proprio quale esempio di errore da non commettere mai più e dove un passo indietro sarebbe un modo onesto e saggio di dare un esempio  da seguire per l’Europa e il mondo intero.

Un forte esempio di vera volontà di voler salvaguardare il territorio, l’ambiente, ridurre le emissioni  e rendere tante chiacchiere scritte sulla carta una realtà.

Per il momento aspettiamo le udienze al Tar e anche le posizioni che assumeranno i vari Ministeri coinvolti credo solo per un errore politico, emendabile con un atto di responsabilità.

Queste  ultime sopra sono considerazioni, esortazioni personali di chi fa ricerca e scienza.

La posizione invece che assumo  nella Scienza e nel raccontare che è inopportuno e pericoloso per la popolazione questa opera  ha solidissime fondamenta anzi “certezze scientifiche” , autorevole parere e non semplice pensiero o opinione. 

Non dobbiamo mai pensare che il progresso o presunto tale debba avere un prezzo, questo è inconcepibile e impensabile se si tratta solo di un cancro in una persona cara, di un bambino, di patologie tiroidee e altro.

Ho sempre sostenuto e la scienza mi sta dando non solo ragione, ma ulteriori conferme e citazioni, che alcune sostanze purtroppo creano e hanno creato tanti problemi.

Negare questo significa volere negare la realtà. Possiamo sorridere di questo nelle sedi di partito o in strada con gli amici, non certamente nelle sedi scientifiche.

Purtroppo la Terra non potrà più sopportare e riparare le stupidate fatte dall’uomo, siamo ad un capolinea e ad un bivio. Il bivio non conduce all’Aeroporto o all’Ilva o ai rifiuti interrati e bruciati, non conduce agli smaltimenti dolosi e colposi, ma conduce altrove.

Conduce ad un modo diverso di vedere e gestire l’economia, anche quella degli stessi territori.

Pensassero, coloro che amano Pontecagnano, a rendere pulito il mare e rifare le spiagge. Pensassero al turismo locale e alle fiorenti attività agricole e non ultimo al patrimonio archeologico.  

Posti di lavoro? Nel comparto aeroporti?  A parte la crisi e i tanti licenziamenti, basta pensare ad Alitalia o ai precari o altri lavoratori di Capodichino, ma l'ipotesi posti di lavoro era vista già in modo molto  ottimistico come proiezione nel 2043 di 6000 unità se i traffici aerei rimanevano quelli pre pandemia! 

Parliamo quindi del probabile futuro dei nipoti... se tutto va bene e tralascio commenti sul tipo di lavoro eventuale e della ricchezza che porterebbe. 

Un aeroporto sulla testa dei cittadini, e tra l’altro in un momento di tale crisi mondiale, sembra solo e davvero come ho sempre scritto... una follia di pensiero !

Per conoscere di più sempre dello stesso autore :

https://www.pontecagnanofaianonews.it/2021/09/15/questione-aeroporto-intervista-a-vincenzo-petrosino/

https://fai.informazione.it/7C6B4C08-01AC-40A9-9025-44801330B775/La-verita-sull-aeroporto-Costa-D-Amalfi-di-Pontecagnano-Salerno-continua-a-non-essere-raccontata