Qualcuno ha capito qualcosa su come l'attuale Governo voglia gestire le vaccinazioni in Italia?
Nella dichiarazione odierna, pubblicata sul sito del Movimento 5 Stelle a cui appartiene, il ministro Giulia Grillo ha dichiarato che
"in Parlamento è stato depositato un disegno di legge per superare l’insufficiente impostazione del decreto Lorenzin, che focalizzandosi unicamente sull'obbligo ha prodotto una guerra di religione sulle politiche vaccinali. Per noi è importante la salute di tutti i cittadini, a partire dai più fragili, per questo promuoveremo una legge quadro in materia di vaccini, moderna e in linea con i principi dettati dall'OMS. Una legge che supera la situazione emergenziale del decreto Lorenzin e si fonda sui principi di informazione ed educazione alle vaccinazioni, in tutte le età, non limitandosi alla coercizione. Abbiamo anche attivato un tavolo di esperti indipendenti (Nitag) che scriverà il nuovo Piano Nazionale di prevenzione vaccinale e già approvato il decreto per l'implementazione dell'Anagrafe vaccinale nazionale, che metterà insieme i dati sulle vaccinazioni, e che era atteso da oltre un anno."
Il problema però è che, nella pratica, agli italiani prima è stato detto che, in relazione alle vaccinazioni effettuate, per iscrivere i bimbi a scuola era sufficiente l'autocertificazione, poi è stato detto che era necessario un certificato e, successivamente, si è tornati all'autocertificazione. Anche non volendo far polemica nei confronti del ministero della Salute è evidente che la confusione, negli ultimi tempi, in relazione ai vaccini è stata non poca.
Vediamo quindi il parere su questa vicenda da parte di un'organizzazione terza come Unicef, di cui si può dire tutto, ma non certo che sia contro le vaccinazioni.
"In vista della discussione sulla conversione in legge del cosiddetto Decreto Milleproroghe come UNICEF Italia - ha dichiarato in una nota il portavoce Andrea Iacomini - abbiamo condiviso con i Relatori le nostre posizioni.In particolare, rispetto all'attuale formulazione del testo esprimiamo apprezzamento per il superamento della disposizione che sospendeva per l’anno scolastico 2018/2019 l’obbligo vaccinale come requisito per l’iscrizione e la frequenza scolastica.Esprimiamo, altresì, preoccupazione per la proroga dello strumento dell’autocertificazione fino al marzo 2019.Come Portavoce dell’UNICEF Italia e come genitore faccio mie le preoccupazioni espresse dai genitori dei bambini immunodepressi, e rivolgo un appello affinché l'effettiva tutela della salute dei bambini - in particolare i più vulnerabili - non sia demandata al senso di responsabilità dei singoli cittadini.Pur consapevole, infatti, che l'autocertificazione costituisce un atto formale - per cui rendere false dichiarazioni costituisce reato - in assenza di un'anagrafe vaccinale nazionale, i controlli possono non essere tempestivi, omogenei e quindi efficaci e ciò può, quindi, mettere in pericolo la salute dei bambini più vulnerabili qualora qualcuno avesse reso false dichiarazioni."