Luciano Spalletti è un ottimo allenatore ed anche un personaggio le cui doti comunicative ed espressive non passano certo inosservate.

Perché questa introduzione? Per apprezzare al meglio le parole con cui ha descritto la sconfitta della sua Inter nella gara di Champions League disputata al Camp Nou contro il Barcellona, nelle cui fila era assente Messi, in tribuna per una frattura ad un braccio.

L'Inter ha perso per 2-0, un gol per tempo. Il risultato potrebbe far pensare ad una prestazione onorevole dei nerazzurri, sconfitti nonostante abbiano tenuto bene il campo. Non è così, il Barcellona, per quasi tutti i 90 minuti, ha dato l'impressione di disputare una gara di allenamento, con i giocatori dell'Inter che non riuscivano neppure ad intercettare la palla, quasi inebetiti dalle triangolazioni con cui Suarez e compagni riuscivano a passarsela di prima trovando sempre un compagno libero, in grado di ripetere la magia fino ad arrivare a ridosso dell'area interista, facendosi beffe delle due linee della difesa nerazzurra che da quelle parti, stabilmente e inutilmente, erano posizionate.


Nonostante la figura barbina della sua squadra, ecco che cosa ha detto Spalletti.

"Siamo entrati in campo un po' titubanti, lasciando troppo campo ai blaugrana e soffrendo troppo il loro pressing. Abbiamo avuto qualche problema di velocità nel palleggio, quindi oggi è diventato tutto più difficile.

Ogni volta che riconquistavamo palla non l'abbiamo mai gestita al meglio, soprattutto nel primo tempo, quindi abbiamo faticato in termini di ordine ed energie spese.

Avremmo dovuto essere più aggressivi nel riconquistare palla e poi più precisi nel gestirla, perché qui al Camp Nou non puoi venire a giocare soltanto in contropiede.

Abbiamo concesso qualcosa di troppo dal punto di vista della personalità rispetto alle prime due gare di Champions: non siamo stati sufficientemente coraggiosi e il nostro avversario ha tratto il meglio da questo nostro atteggiamento."


Poi, però, Spalletti si deve essere accorto di aver esagerato ed è corso ai ripari, pur non rinunciando ad una buona dose di ottimismo.

"Abbiamo fatto meno di quel che possiamo. Avremmo anche potuto segnare un gol nel corso della partita ma loro sono stati più forti di noi e hanno vinto con merito: giocano bene, fanno viaggiare il pallone molto velocemente e sono rapidi nel pensare".


Se nel commentare quanto accaduto ieri sera avesse utilizzato solo l'ultima frase, sarebbe stato perfetto.