In Italia, la politica è ad uso e consumo di un signore che incolpa i suoi avversari di essere responsabili di ciò che lui fa 24 ore su 24. 

Ad esempio...

La ministra dell'Istruzione lo definisce troglodita e gaglioffo? Automaticamente da lui viene additata come una persona che insulta i suoi avversari. Eppure, lo stesso personaggio, utilizzando frasi estrapolate e titoli ad effetto, da mesi la accusa giornalmente cercando di descriverla alla stessa stregua di una cretina. Naturalmente, il personaggio si guarda bene dall'utilizzare tale termine o termini analoghi, ma non si preoccupa che lo facciano i suoi amici di cui pubblica i commenti, tutti i commenti, alle sue accuse inviate via social .

Questa strategia, che probabilmente nel mondo del marketing avrà pure un nome, è alla base del progetto politico del personaggio in questione che ormai gira l'Italia limitandosi ad accusare i suoi avversari, elencandone inadeguatezze, incapacità od altro... vere o false che siano non ha importanza. E sembra oramai talmente normale tutto ciò, che il personaggio in questione non si preoccupa nemmeno di illustrare i suoi programmi o quelli dei candidati che lui promuove durante i suoi comizi o sui suoi post social: tutto è subordinato al disegnare gli avversari degli incapaci, suoi nemici e, pertanto, nemici del popolo.

Quindi, il personaggio in questione non promuove più un programma, ma semplicemente se stesso: da politico è diventato influencer. 

E come influencer parla oramai solo di se stesso, descrivendosi come paladino del bene e difensore degli oppressi. Chi non è con lui o chi non approvi qualunque argomento che non sia conveniente alla sua propaganda, inevitabilmente, finisce per essere da condannare. 

Quindi, se il paladino del bene viene invitato a difendersi in tribunale è perché è una vittima della giustizia, che pertanto è corrotta e asservita ai suoi nemici, cioè gli avversari politici.

Molte persone non si rendono conto di quello che sta accadendo e finiscono per essere usate a loro insaputa dal personaggio che credono le rappresenti o rappresenti i loro interessi. Non  è così.

Ultimamente, l'arroganza del personaggio è diventata talmente straripante che la sua propaganda si limita ad affermare - non a dimostrare! - che qualunque scelta venga presa da chi governa è sbagliata e senza spiegare perché, almeno in base argomenti che siano sostenuti da un minimo di logica, dice che bisogna fare l'esatto contrario.

Questa strategia è usata anche in relazione alla riapertura delle scuole in presenza e alle modalità con cui gli studenti dovrebbero ritornare in classe limitando i rischi del contagio... per sé, per il personale scolastico e per le famiglie. È un problema difficile da risolvere per qualsiasi Paese al mondo, forse irrisolvibile, ma che impone comunque la necessità di rinunciare a qualche libertà in funzione della salute... di tutti.

Ma anche su un problema tanto serio che riguarda la vita delle persone, pure quella di chi lo applaude, il personaggio fa propaganda dichiarando che i "bimbi" le mascherine non le possono indossare per otto ore e non le devono indossare perché è diseducativo! Naturalmente nessuno ha mai detto che i "bimbi" debbano indossare la mascherina per tutto il tempo che stanno a scuola, ma solo in situazioni in cui la distanza dagli altri non è possibile mantenerla, mentre per quanto riguarda l'aspetto diseducativo ognuno può dar libero sfogo alla propria fantasia.

Anche le mascherine, surrettiziamente, vengono pertanto rappresentate dall'influencer come inutili... solo perché il Governo ha detto che sono necessarie e che, giornalmente, ne metterà a disposizione 11 milioni nelle scuole. 

Quindi, anche la salute deve piegarsi alle necessità della propaganda dell'influencer. 

Ma questo è normale?