Anche in Europa il contagio da coronavirus sta di nuovo allargandosi. In Spagna, le autorità sanitarie hanno convocato una riunione di emergenza con le varie "autonomie" del Paese dopo che sono stati registrati 2.935 nuovi casi di contagio nelle ultime 24 ore. Solo in Catalogna sono stati più di mille, senza dimenticare 28 nuovi decessi con Covid.

Una situazione grave, quella della Spagna, che però non è l'unica. In Germania, nelle ultime 24 ore, sono stati quasi 1.500 i nuovi casi di contagio. Un numero che va aumentando anche in Francia, tanto che le autorità britanniche hanno annunciato che a partire da sabato chi tornerà da quella nazione - sono attualmente 160mila i cittadini del Regno Unito che si trovano oltre Manica - dovrà sottoporsi ad una quarantena obbligatoria di 14 giorni. Lo stesso varrà anche per quanti arriveranno dai Paesi Bassi.

La decisione del governo di Londra a Parigi non l'hanno gradita e , nel caso venga messa in atto, hanno minacciato ritorsioni, costringendo alla quarantena chi arriverà dalla Gran Bretagna.

I dati riassunti dalla JHU indicano che la pandemia, in questo momento, ha oramai interessato quasi 21 milioni di persone, causando oltre 760mila decessi, e nonostante il picco dei contagi sembra sia stato raggiunto in base all'andamento mostrato dai grafici, quanto sta accadendo in Europa potrebbe essere però il preludio ad una seconda ondata. 

Infatti, le conseguenze dell'allargarsi del contagio vanno proiettate su un periodo di tempo oscillante tra le due e le tre settimane. Visti i dati odierni, non è assurdo pensare che a fine agosto, anche in Europa, rivedremo gli stessi numeri registrati nella scorsa primavera, magari con un numero meno significativo di decessi, ma con una possibile emergenza per quanto riguarda le terapie intensive.

Nonostante ciò, anche in Italia, sono in molti a pensare che la pandemia sia un problema che riguarda il passato.