Il Teatro Manzoni il 27 gennaio 2025, si prepara ad accogliere un evento che promette di segnare un passo significativo nella scena culturale italiana: "Mi ritorna in mente". Esclusiva del “Teatro Parioli Costanzo” di Roma, un Evento da non perdere scritto e interpretato da Mario Giordano e Gianluigi Paragone, è uno spettacolo che si erge come un faro contro le tempeste del politicamente corretto e del modernamente corrotto. In un’epoca in cui le narrazioni dominanti tendono a diluire le identità e a confondere le tradizioni, questo duo artistico offre una riflessione profonda e incisiva sull’eredità culturale, sul valore delle radici e sull’importanza di preservare ciò che ci rende unici.

La regia di Rinaldo Gaspari, nota per la sua abilità nel coniugare umorismo e drammaticità, si affianca alla selezione musicale e alla sceneggiatura di Carlo Bertotti, creando un’atmosfera che promette di coinvolgere lo spettatore non solo a livello intellettuale ma anche emotivo. Giordano e Paragone, due voci importanti del panorama mediatico italiano, si ritrovano per la prima volta insieme su un palcoscenico, un incontro che non manca di suscitare aspettative e curiosità. Loro non sono soltanto due critici della società contemporanea, ma sono portavoce di una generazione che si sente disorientata di fronte a un mondo in rapido cambiamento, dove i valori sembrano essere stati traditi o dimenticati.

Uno degli aspetti più affascinanti dello spettacolo è la forma narrativa che Giordano e Paragone hanno scelto di adottare. Attraverso monologhi serrati e inserti musicali, essi ci guidano in un viaggio tra i ricordi, esplorando le esperienze dei nonni che, con il loro bagaglio di saggezza, rappresentano una fonte di identità e di valori. In una società in cui la fluidità sessuale e le contaminazioni culturali vengono spesso elevate a dogma, l’insistenza degli autori sulla necessità di rivendicare con orgoglio le proprie origini diventa un atto di resistenza.

Il confronto tra passato e presente, così centrale nell’opera, permette di evidenziare le contraddizioni della nostra epoca. Giordano e Paragone lanciano una critica alla nuova frontiera del pensiero dominante, denunciando l’omologazione culturale e l’appiattimento delle individualità. La loro performance non è solo un richiamo nostalgico; al contrario, è un invito a prendere coscienza delle manipolazioni in atto e a riscoprire il potere delle "Storie Famigliari".  Questi racconti non sono solo aneddoti, ma pietre miliari che ci guidano nel mare tempestoso della modernità.

Una parte significativa dello spettacolo è dedicata alla critica dell’economia attuale, che sembra aver perso di vista gli interessi reali della società in favore di guadagni finanziari astratti. Giordano e Paragone non esitano a denunciare il fenomeno delle aziende che tagliano posti di lavoro per massimizzare i profitti, evidenziando la necessità di un ripensamento radicale sui valori economici. Si tratta di una posizione coraggiosa, che invita a riflettere sulle conseguenze sociali e morali di tali scelte. In un momento storico in cui il dibattito pubblico è dominato dalla rincorsa al profitto, la voce di questi due autori rappresenta un’alternativa potente e necessaria.

Altro tema centrale è quello della sanità, un settore che ha vissuto trasformazioni devastanti negli ultimi anni. Giordano e Paragone mettono in luce come l’assistenza sanitaria sia stata snaturata, diventando sempre più un affare piuttosto che un servizio essenziale. Le loro parole colpiscono come pugni nello stomaco, stimolando una riflessione profonda su cosa significhi veramente “prendersi cura” dei malati. Questo aspetto della loro opera è particolarmente toccante, poiché mette in discussione il modo in cui la salute è percepita e gestita nella nostra società oggi.

Inoltre, non manca una pungente critica all'idea secondo cui il cibo italiano possa essere equiparato a quello sintetico. Giordano e Paragone sottolineano l'importanza delle tradizioni culinarie, che non sono semplicemente pratiche gastronomiche, ma vivide espressioni della nostra cultura. In un mondo che tende a uniformare le differenze, la valorizzazione della cucina italiana diventa un atto di rivendicazione identitaria, un modo per riaffermare le proprie radici e la propria appartenenza.

La potenza dello spettacolo risiede non solo nei temi trattati, ma anche nella modalità con cui vengono presentati. L’uso di monologhi serrati e di momenti musicali crea una dinamica che cattura l’attenzione del pubblico, stimolandolo a riflettere e a sentire. La scelta di un linguaggio diretto e incisivo rende facile l’immedesimazione, mentre la carica emotiva delle parole trasmette passione e urgenza. Giordano e Paragone non si limitano a esprimere opinioni; cercano di attivare il pensiero critico nella loro audience, invitando ciascuno a farsi portavoce di un cambiamento possibile. La proposta di questo spettacolo va oltre l’intrattenimento; si presenta come un atto di responsabilità culturale. In un’epoca in cui il conformismo sembra prevalere, la voce di Giordano e Paragone emerge come un richiamo a ribellarsi contro l'inerzia e l'apatia. "Mi ritorna in mente" si propone non solo di informare, ma di ispirare una vera e propria mobilitazione delle coscienze.


27 gennaio 2025 ore 20,45

Il Parioli Costanzo
presenta

Mario Giordano Gianluigi Paragone
MI RITORNA IN MENTE

testo Mario Giordano e Gianluigi Paragone
regia Rinaldo Gaspari 

 selezione musica e sceneggiatura Carlo Bertotti

BIGLIETTI
Prestige € 28,00 - Poltronissima € 25,00 - Poltrona € 18,00 - Poltronissima under 26 anni € 17,50
Per acquisto:
biglietteria del Teatro
online https://www.teatromanzoni.it/acquista-online/?event=3705662
circuito Ticketone

Teatro Manzoni
Via Manzoni 42 - 20121 Milano
Tel. 02 7636901
Fax 02 76005471 

*_©Angelo Antonio Messina