La COP26, il vertice che si sta svolgendo a Glasgow in questi giorni, è considerato l'ultima occasione per arginare il cambiamento climatico.
Nonostante gli impegni annunciati, e strombazzati, nei primi giorni dai leader mondiali, la comunità internazionale sarebbe ancora lontana dal raggiungere gli obiettivi minimi per contenere l'aumento della temperatura globale di 1,5° C entro il 2050 mostra una nuova analisi.
Questo è il risultato del Climate Action Tracker (CAT) presentato oggi alla COP26. Il CAT èun'analisi scientifica indipendente che analizza ciò che le varie nazioni hanno messo in campo per combattere il cambiamento climatico in rapporto all'obiettivo degli accordi di Parigi di "mantenere il riscaldamento globale ben al di sotto dei 2° C e perseguire gli sforzi per limitare il riscaldamento a 1,5° C".
CAT global update: Glasgow has a credibility gap between talk and action. If all govts met their 2030 targets, we would have 2.4˚C of warming in 2100. But right now, current policies put us at 2.7˚C. https://t.co/dkX4jAbo2f
— ClimateActionTracker (@climateactiontr) November 9, 2021
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Secondo il Climate Action Tracker 2021, le temperature aumenteranno di 2,4 gradi entro la fine del secolo, in base agli obiettivi di breve termine che i diversi Paesi hanno dichiarato a Glasgow. Con questo aumento della temperatura si prevedono condizioni meteo estreme, l'aumento dei livelli dei mari, siccità, alluvioni, ondate di caldo e temporali devastanti.
"Questo rapporto è come un telescopio puntato su un asteroide diretto verso la Terra. È un rapporto devastante che in qualsiasi mondo sano di mente farebbe sì che i governi di Glasgow mettano immediatamente da parte le loro differenze e lavorino con forza e senza compromessi per un accordo per salvare il nostro futuro", ha dichiarato il direttore esecutivo di Greenpeace, Jennifer Morgan.