In vista delle elezioni generali del 20 novembre, il Nepal si sta muovendo per stringere accordi con i Paesi vicini su temi come le forniture energetiche e la sicurezza.

Di importanza vitale sono naturalmente i rapporti con l’India, con la quale si è deciso di chiudere un determinato tratto di frontiera (quello di Kanchanpur e Kailali) nel corso delle operazioni elettorali, onde evitare possibilità di turbamento o agitazioni.

Inoltre hanno stabilito di vigilare maggiormente sui passaggi frontalieri che potrebbero coprire attività criminali come il traffico di droga e di merce rubata. Con il Bangladesh, invece, il Nepal ha siglato un’intesa per la facilitazione del commercio di elettricità.

In questa maniera spera infatti di indurre l’India a non ostacolare la posa della linea di trasmissione che collega i due Paesi, separati tra una stretta striscia di territorio indiano. Presto dovrebbe svolgersi un vertice del gruppo di lavoro congiunto che raggruppa i rappresentanti indiani e nepalesi su questo tema. Una concessione dall’India però è già arrivata sotto forma dell’annullamento del divieto di utilizzo del Darjeeling nepalese nelle miscele di tè.

Si tratta di una notizia eccellente per l’economia del Nepal, pesantemente provata dall’impossibilità di esportare il proprio tè in India, che durava già da un anno.