Un cittadino statunitense sposato da 15 anni con un giapponese ha deciso di intentare una causa contro il Governo giapponese presso il tribunale distrettuale di Tokyo per evitare di essere diviso da suo marito.
Una situazione paradossale, visto che la coppia dopo aver vissuto insieme per 15 anni si è poi sposata nel 2015 negli Stati Uniti, dopo la legalizzazione del matrimonio omosessuale da parte della Corte Suprema federale.
Il Giappone, però, non riconosce il matrimonio tra persone dello stesso sesso e, pertanto, non ha ottenuto lo status di residente a lungo termine che normalmente viene invece ottenuto da chiunque sposi un cittadino giapponese del sesso opposto.
L'attuale premesso di soggiorno di Andrew High, questo il nome del protagonista della storia, è in scadenza, e il Giappone potrebbe espellerlo nel caso di mancato rinnovo. Da qui è nata la causa per discriminazione, con tanto di richiesta risarcitoria per 11 milioni di yen (circa 92mila euro), nei confronti del Governo giapponese a cui risponderà il ministero della Giustizia di Tokyo.
Da ricordare che all'inizio di quest'anno, un taiwanese è diventato il primo partner gay straniero di un cittadino giapponese a ottenere lo status di residente speciale dal Ministero della Giustizia.