"... Netanyahu ha disegnato il suo programma (Iran, infrastrutture popolari, sicurezza) e ha ricordato con passione tutto il suo lavoro e il suo impegno fendendo un concerto di urla furiose di offese di ogni genere, bugiardo, corrotto, delinquente, distruttore della democrazia. ... È vero: la questione della democrazia viene posta ogni volta che la sinistra non vince le elezioni, dei diritti e delle istituzioni ogni volta che sono quelli che fanno comodo. La sua reazione [di Netanyahu, ndr] alle accuse sono le scelte nel campo dei ministri del Likud, tutte state fatte nel campo più liberal democratico del partito per controbilanciare le intenzioni della parte più conservatrice, e per altro eletta e legittima, del suo governo.
Ed ecco il secondo momento memorabile: il nuovo Presidente della Camera, Amir Ohana, un egregio giurista, leader omosessuale, ha segnato la giornata con un discorso storico, rivolgendosi ai i suoi genitori proletari marocchini (seduti nella sala) con cui ha sofferto la fame da bambino per costruire il Paese, e al suo compagno Alon Haddad, che con i loro due bambini in braccio, è stato salutato anche da Netanyahu quando all’inizio ha salutato le famiglie presenti. Ohana ha cambiato faccia anche lui, severo come Bibi, quando ha detto che dal suo ruolo mai e poi mai permetterà che nessuno venga discriminato in Israele secondo il colore, la religione, l’etnia, le preferenze, le scelte… Soprattutto i bambini. I suoi bambini. Una promessa più credibile della urla che promettono che in Israele si prepara una oscura era di fascismo".

Leggere gli articoli che Fiamma Nirenstein pubblica su il Giornale, di cui sopra è stato riportato uno stralcio, è sempre un piacere... ma non perché dicono cose interessanti... al contrario. Infatti, è talmente grottesca la realtà israeliana che la Nirenstein descrive che, gioco forza, finisce per essere inevitabilmente ridicola, tanto è menzognera... per questo, fa ridere... almeno quando non parla di morti ammazzati.


Qual è invece la verità sul governo, l'ennesimo, guidato da Netanyahu?

Benjamin Netanyahu, sotto processo con l'accusa di corruzione e frode, è di nuovo primo ministro perché il suo partito, il Likud, ha formato una coalizione con alleati gli ebrei ultranazionalisti e ultraortodossi, che aggraverà il conflitto con i palestinesi, limiterà i diritti delle minoranze e interverrà pure sulla magistratura, mettendola al guinzaglio del governo.

Per il nuovo governo israeliano "il popolo ebraico ha un diritto esclusivo e insindacabile su tutte le aree del suo territorio israeliano", inclusa anche la Cisgiordania occupata, dove promette di "promuovere e sviluppare" nuovi insediamenti, oltre a quelli esistenti. È un accordo di governo.

Il leader del sionismo ultraortodosso, Bezalel Smotrich (un colono della Cisgiordania), sarà ministro delle finanze, il cui incarico prevede oltre all'amministrazione civile, il lcontrollo sulla costruzione di nuovi insediamenti in Cisgiordania e quello su importanti aspetti della vita dei palestinesi.

Il leader del partito Otzma Yehudit, Itamar Ben-Gvir (un colono ultranazionalista precedentemente condannato per razzismo e sostegno a un'organizzazione terroristica), sarà injvece ministro della sicurezza nazionale, il responsabile della polizia.


Per quanto riguarda i diritti civili, Avi Maoz, leader del Noam (partito anti-LGBTQ) e vicepremier nel nuovo governo, ha chiesto la messa al bando del Gay Pride a Gerusalemme, disapprova le pari opportunità per le donne nell'esercito e vuole limitare l'immigrazione in Israele agli ebrei secondo una rigida interpretazione della legge ebraica.


Come se tutto questo non fosse già abbastanza, il nuovo governo israeliano vuole approvare una legge per consentire alla Knesset la possibilità di annullare le sentenze della Corte Suprema. Inoltre, i partner della coalizione di Netanyahu hanno anche proposto riforme legislative che, se approvate, che potrebbero porre fine al processo in cui Netanyahu è imputato.


E questa roba qua, per la Nirenstein, è garanzia di democrazia!