A luglio, nella nota mensile, l'Istat vede segnali di decelerazione dell'attività economica ed un costante aumento dei prezzi, anche in relazione allo scenario internazionale.

Nel secondo trimestre, il Pil italiano ha segnato comunque una decisa accelerazione rispetto al trimestre precedente, a sintesi di un contributo positivo della domanda interna (al lordo delle scorte) e di un apporto negativo di quella estera netta, con una crescita acquisita pari al 3,4%.

Il dinamismo dell'attività economica si è riflesso sul mercato del lavoro che a giugno ha registrato un diffuso miglioramento con un effetto di trascinamento sull'intero secondo trimestre.

A luglio sono emersi i primi segnali di raffreddamento delle pressioni sui prezzi ma l'inflazione acquisita per l'anno in corso continua ad aumentare.

Nei prossimi mesi si attendono possibili flessioni dell'attività manifatturiera accompagnati da una moderata vivacità nei servizi. L'aumento del disavanzo della bilancia commerciale, la diffusione dell'inflazione e il marcato peggioramento della fiducia dei consumatori rappresentano rischi al ribasso per l'evoluzione congiunturale.