L'Istat ha diffuso i dati che, per la prima volta dall’inizio della pandemia, mostrano in dettaglio le cause di morte, incluso il Covid-19, di tutti i decessi registrati in Italia tra il 1 marzo e il 30 aprile 2020, periodo che comprende quella definita come "prima ondata".

Nei mesi di marzo-aprile 2020 i decessi in eccesso sono stati 49mila in più rispetto alla media degli stessi mesi nei cinque anni precedenti. Il 60% è attribuibile al Covid-19 (29.210), il 10% a polmoniti e il 30% ad altre cause.

I decessi per polmoniti triplicano e aumentano quelli per demenze, diabete e cardiopatie ipertensive.

Sul totale dei decessi per Covid-19 circa l’85% è relativo ad individui oltre i 70 anni, mentre scende al 20% quella nella classe di età compresa tra 50 e 59 anni.

Dei 29.210 decessi per Covid, il 41% ha riguardato le donne, mentre è stata del 59% la percentuale di decessi tra gli uomini.

Inoltre, L’incremento dei morti è molto differenziato anche in base ai luoghi: +155% nelle strutture residenziali o socio-assistenziali, +46% negli istituti di cura, +27% nelle abitazioni.

La concentrazione maggiore dei decessi in eccesso (34.449) rispetto alla media marzo aprile 2015-2019 ha interessato il nord-ovest, dove i decessi per Covid sono stati 18.781, il 29,3% rispetto ai 64.054 totali.