"Si parla spesso degli errori degli Stati Uniti nella vicenda afghana. Io stesso ho criticato le decisioni delle amministrazioni che hanno aperto la porta al ritorno dei Talebani. Ma in questo clima mi fa male veder crescere di nuovo un sentimento anti americano. Ingiusto e folle. Noi dobbiamo tutto alle donne e uomini statunitensi. Anche grazie agli Stati Uniti ci siamo salvati durante la Seconda Guerra Mondiale. Prima di parlar male degli americani, facciamoci una passeggiata in uno dei tanti cimiteri dell'esercito statunitense. Andiamo, per esempio, a Falciani, vicino a Firenze, e leggiamo i nomi e le date di quei ragazzi che a vent'anni hanno perso la vita per dare la libertà a un popolo lontano, di cui conoscevano poco. Aveva ventitré anni Nicole Gee. Aveva uno sguardo bellissimo. Amava il suo Paese e il suo lavoro, come aveva scritto in un post su Instagram. È la donna dei Marines che prende in collo un piccolo afghano cui gli Stati Uniti hanno salvato la vita. È una delle immagini simbolo della tragedia di Kabul. Qualche giorno dopo questa foto, Nicole Gee è stata uccisa dagli estremisti nell'attentato dell'aeroporto. Prima di parlar male degli Stati Uniti d'America, guardate questa giovane donna. Pensate alla sua vita spezzata. E pensate che migliaia come lei lo hanno fatto per lei. Onore agli Stati Uniti, nostri amici e nostri fratelli. Anche quando sbagliano le scelte politiche, noi siamo orgogliosi di essere loro alleati".

Domenica scorsa gli americani, prima di lasciare l'Afghanistan hanno dichiarato di aver evitato preventivamente un nuovo attacco dell'IS-K, facendo saltare in aria un auto e il suo conducente che sarebbe stata utilizzata di lì a poco per un nuovo attentato all'aeroporto di Kabul.  In quell'attacco è invece o anche - la ricostruzione dei fatti non è ben chiara - stata sterminata una famiglia afgana, tra cui sei bambini, oltretutto in attesa di una telefonata per essere evacuata negli Usa.

La guerra dei droni fatta dagli americani in Asia -Pakistan, Iraq e Afghanistan - dai primi anni 2000 a oggi ha creato migliaia di vittime civili, innocenti, morti inutilmente per errore, vittime collaterali di cui il Pentagono ha cercato da sempre di non parlare, di tenere nascoste.

Domenica è accaduto di nuovo e secondo Matteo Renzi, che in fretta e furia si è tolto la dishdasha per ridiventare da saudita un perfetto sostenitore degli Usa, ricordarlo sarebbe far crescere un sentimento anti-americano!

Come gli estremisti di destra made in Italy, per Renzi non si può dire ciò che di male fanno gli americani perché, anche per lui, sono loro che hanno liberato l'Italia nella seconda guerra mondiale, pure la "sua"  Firenze, dove dal settembre del '43 fino a quello del '44 sono morti 1.500 fiorentini, tra civili e partigiani per liberare la città dai nazifascisti.

E per non parlare dell'ultima strage compiuta da un drone americano, Renzi usa la foto della soldatessa Nicole Gee  che tiene in braccio un bambino afgano e che rimarrà uccisa nell'attentato dell'aeroporto di Kabul poche ore dopo.

"Prima di parlar male degli Stati Uniti d'America, guardate questa giovane donna. Pensate alla sua vita spezzata", dice Renzi.

Ma se questo è il modo di ragionare di un personaggio simile, perché allora non pubblica anche le foto dei sei bambini carbonizzati. tanto da non poter essere identificati. uccisi dal drone americano? La più piccola aveva 2 anni, il più grande 12. Perché non dovremmo indignarci per quanto accaduto?

Perché le loro vite dovrebbero valer meno di quelle della soldatessa americana? Quella in Afghanistan e quella in Iraq sono state guerre inutili, addirittura assurde, fatte solo per motivi di interesse geopolitico ed economico. In quelle guerre sono state distrutte due nazioni e sono morti inutilmente decine di migliaia di civili. E per questo non dovremo indignarci? Per questo dovremmo dire "Onore agli Stati Uniti, nostri amici e nostri fratelli" e dovremmo sentirci "orgogliosi di essere loro alleati"?