E' forse una delle rarissime volte in cui un intellettuale calabrese ha il coraggio di dire realmente quello che ponsa dei politici regionali e della società civile. Ne viene fuori un ritratto impietoso ma veritiero oltre ogni limite. E' il ritratto di un fallimento di dimensioni colossali, attribuibile a una classe politica senza scrupoli, tutta ripiegata su se stessa, noncurante delle sorti di una terra bellissima, e subito da una società civile trascinata nel baratro dell'indifferenza e dell'assuefazione. Al tempo stesso è anche un "urlo" di speranza che spetta ai più giovani saper raccogliere e realizzare. Sarebbe un bene che questo articolo fosse letto dal maggior numero possibile di calabresi, ma anche da tutti gli altri, perchè l'Italia corre ormai ovunque gli stessi rischi...