Esteri

Ucraina, la situazione dopo due settimane dall'inizio dell'invasione russa

Per giovedì, è stato confermato l'incontro in Turchia tra il ministro degli Esteri Sergei Lavrov ed il suo omologo ucraino. E chissà che la visita di due giorni del presidente israeliano Isaac Herzog ad Erdogan (che inizierà questo mercoledì) non abbia a che vedere con un possibile piano di pace per l'Ucraina. Erdogan oggi ha detto che spera che l'incontro tra i due ministri degli Esteri ad Antalya "apra le porte a un cessate il fuoco permanente".

Oltre alle nuove sanzioni di Stati Uniti e Regno Unito, la Russia deve registrare l'addio dal Paese anche degli ultimi marchi che finora non lo avevano annunciato, tra cui Starbucks, Coca-Cola, Pepsi...

Ieri, la Polonia aveva dato il suo assenso ad inviare tutti i suoi caccia Mig-29 in Ucraina... consegnandoli però agli Stati Uniti, nella base militare di Ramstein. La Polonia si era poi detta disponibile ad accettare in cambio dagli Usa degli aerei sostitutivi. Del piano polacco, però, gli Stati Uniti non sapevano nulla e al momento, pertanto, non se ne farà nulla. Zelensky non ha gradito ed ha invitato le due parti a prendere una decisione su come far avere quegli aerei all'Ucraina.

E a proposito di Stati Uniti, ieri in un'audizione al Congresso, la direttrice della National Intelligence Avril Haines ha dichiarato che Putin si sentirebbe frustrato dal fatto che l'Occidente non ceda al suo ricatto militare con la conseguenza che la guerra in corso potrà terminare solo se per lui possa essere considerata una vittoria: «Pensiamo sia improbabile che Putin sia frenato dagli ostacoli incontrati finora e possa invece intensificare, raddoppiare, gli sforzi per ottenere il disarmo ucraino, la neutralità e impedire un'ulteriore integrazione con Usa e Nato, ameno che non vi riesca per via diplomatica».

Sempre riguardo gli Stati Uniti, mentre l'amministrazione Biden avrebbe fatto passi avanti nel riallacciare rapporti con il Venezujela di Maduro in modo da poter riutilizzare il petrolio venezuelano in sostituzione di quello russo, non sembra invece aver avuto finora successo nel convincere i sauditi e gli staterelli al seguito ad aumentare la propria produzione per contenere i prezzi del greggio. Pesano le questioni Khashoggi e Yemen.

Oggi il ministero della Difesa russo ha dichiarato di aver ottenuto documenti segreti che "dimostrano" che Kiev stava pianificando un attacco ai separatisti del Donbass. La Reuters, che ha diffuso la notizia, ha detto di non essere in grado di verificare in modo indipendente i documenti - scritti in ucraino - che sembrano indicare i preparativi di combattimento per unità militari tattiche.

Ma la notizia più importante della giornata l'ha data il vice primo ministro ucraino Iryna Vereshchuk che ha comunicato che è stato concordato un cessate il fuoco di 12 ore (dalle 09:00 alle 21:00 ora locale) in sei delle aree più colpite dai combattimenti per consentire la fuga dei civili. Dobbiamo ancora vedere se qualcuno è riuscito a partire come previsto.

I corridoi umanitari aperti per l'evacuazione vanno da 

  • Mariupol a Zaporizhzhia,
  • Enerhodar a Zaporizhzhia,
  • Sumy a Poltava,
  • Izyum a Lozova,
  • Volnovakha a Pokrovsk,
  • Vorzel, Borodyanka, Bucha, Irpin e Hostomel (località nei pressi di Kiev)  alla capitale. 


Come riporta Kiev indipendent, la centrale di Chernobyl è senza energia in seguito all'attacco russo. Secondo Energoatom, la società  ucraina che gestisce le centrali nucleari nel Paese, la centrale di Chornobyl ha bisogno di elettricità per raffreddare il combustibile esaurito. Se si dovesse surriscaldare, le radiazioni  potrebbero iniziare ad essere rilasciate nell'ambiente. Finora, non è stato possibile  ripristinare l'erogazione di corrente a causa dei combattimenti in corso.


Aggiornamento delle ore 21.

Nell'ultimo aggiornamento fornito dalle forze armate di Kiev, in due settimane di combattimenti, la Russia avrebbe perso 56 aerei e 82 elicotteri. Nessuna informazione, invece, sulle perdite subite dall'esercito ucraino.

Non le rivela neppure Mosca che però, a sorpresa, oggi ha ammesso che a combattere in Ucraina sono stati inviati anche alcuni coscritti (soldati di leva tra 18 e 27 anni che sono obbligati a svolgere il servizio militare per 12 mesi). Ma Dmitry Peskov, il portavoce del Cremlino, ha poi precisato che Putin non ne era al corrente.

I corridoi umanitari con il cessate il fuoco di 12 ore, sembrano aver consentito l'evacuazione di persone soprattutto da Sumy e Enerhodar, mentre da Mariupol, ancora una volta non sarebbe stato possibile far allontanare i civili dalla città sotto assedio.

In compenso, da Mariupol è arrivata la notizia del bombardamento dei reparti maternità e pediatria del locale ospedale, andati completamente distrutti, causando però "solo" 17 feriti, senza alcun bambino tra questi.

Il ministro degli Esteri ucraino Dymtro Kuleba, che tra l'altro si è detto pessimista sull'esito dell'incontro che domani avrà con Lavrov in Turchia, ha esortato la comunità internazionale a intervenire e venire in aiuto delle circa 400.000 persone assediate dai russi a Mariupol, ormai allo stremo, con acqua e cibo che sono esauriti o quasi, senza elettricità e gas. Anche il numero di morti è elevatissimo, oltre mille, con cadaveri per strada. 

In relazione alle vittime civili, le cifre ufficiali riportate dall'ufficio per i diritti umani delle Nazioni Unite ne indicano il numero in 1.424 dall'inizio dell'invasione: 516 sono state uccise e 908 ferite, ma le cifre reali sono "notevolmente più alte".

Il segretario generale della Nato, Stoltenberg, nel pomeriggio ha messo in guardia la Russia contro eventuali attacchi che prendano di mira la Polonia [senza citarla] come hub per  fornitura di armi all'Ucraina, ricordando che ciò attiverebbe l'articolo 5 del trattato di alleanza, imponendo l'intervento di tutti gli Stati membri.

Ormai, tutti i più conosciuti marchi internazionali che operano in qualsiasi settore, dall'automotive alla moda, stanno abbandonando la Russia o hanno interrotto la commercializzazione dei loro prodotti in quel Paese, mentre sul fronte economico Fitch ha declassato il rating del debito pubblico di Mosca  da "B" da "C". Il rating "C", per il timore di un imminente default. Per l'agenzia di rating, "l'ulteriore aumento delle sanzioni e delle proposte che potrebbero limitare il commercio di energia, aumentano le probabilità di una risposta politica da parte della Russia che includa almeno il mancato pagamento selettivo dei suoi obblighi di debito sovrano" e "in misura minore anche il rischio di imposizione di barriere tecniche al servizio del debito, anche attraverso il blocco diretto del trasferimento di fondi, o attraverso sistemi di compensazione e regolamento, è leggermente aumentato rispetto alla nostra ultima revisione".

Il Congresso degli Stati Uniti ha approvato 13,6 miliardi di dollari di aiuti all'Ucraina, mentre l'Ue ha comunicato nuove sanzioni alla Bielorussia e a 160 cittadini russi.

Autore Alberto Valli
Categoria Esteri
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