Esteri

Starmer cancella il piano Sunak per la deportazione dei migranti in Ruanda

Nonostante shabbat, la moglie Victoria è ebrea ed il marito ne osserva le tradizioni, Keir Starmer, sabato ha tenuto la prima conferenza stampa da primo ministro. L'annuncio più eclatante è stato quello relativo al controverso piano di spostare migliaia di richiedenti asilo dalla Gran Bretagna al Ruanda, di cui si era fregiato il conservatore Sunak e che era stato applaudito da Giorgia Meloni, tanto da replicarlo (nella forma) con quell'assurdo e costoso piano di utilizzare l'Albania come luogo di accoglienza/respingimento.

La decisione di Starmer diventa così il primo importante annuncio politico dopo la schiacciante vittoria elettorale. 

Il piano Sunak era stato annunciato per la prima volta nel 2022 con l'intenzione di rimandare i migranti arrivati ​​in Gran Bretagna senza permesso nella nazione africana, con la convinzione che ciò avrebbe posto fine agli arrivi di richiedenti asilo tramite il canale della Manica. Nonostante ciò, a causa di numerose controversie legali, nessun migrante arrivato in Gran Bretagna senza documenti, è mai stato inviato in Ruanda.

Starmer ha dichiarato che il piano Sunak sarebbe stata abbandonato, perché solo circa l'1% dei richiedenti asilo sarebbe stato effettivamente espulso, e quindi non avrebbe funzionato come deterrente. "Il piano del Ruanda era morto e sepolto prima ancora di iniziare. Non è mai stato un deterrente", ha detto Starmer. "Non sono disposto a continuare con espedienti che non agiscono da deterrente".

Una dichiarazione che rivela molto del politico Starmer, una specie di fotocopia di Tony Blair. Avrebbe potuto dire che non voleva più deportare i  migranti in Ruanda, perché è una decisione moralmente "schifosa", invece ha detto di non volerlo fare per motivi puramente economici. Tra l'altro, Sunak aveva già inviato al Ruanda centinaia di milioni di sterline per allestire strutture di accoglienza che, è inutile sottolinearlo, non potranno certo essere recuperate.

Alla conferenza stampa, Starmer ha risposto a una dozzina di domande su come e quando intende risolvere i problemi della nazione, ma ha fornito pochi dettagli in merito... come già aveva fatto in campagna elettorale.

Alla domanda se sarà disposto a prendere decisioni difficili nel caso vi venga costretto, come aumentare le tasse, Starmer ha detto che il suo governo avrebbe individuato i problemi e agito in settori quali la risoluzione del sovraccarico del sistema carcerario e la riduzione dei lunghi tempi di attesa per il servizio sanitario statale. "Dovremo prendere decisioni difficili e prenderle in anticipo, e lo faremo. Lo faremo con cruda onestà", ha detto. "Ma non è una specie di preludio al dire che c'è una decisione fiscale di cui non abbiamo parlato prima".

Starmer ha inoltre annunciato l'istituzione e la presidenza di diversi "comitati per la realizzazione degli obiettivi", che si concentreranno su aree prioritarie come il servizio sanitario e la crescita economica.

Autore Antonio Gui
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