Nonostante gli interventi effettuati, ultimo l'affrettato salvataggio di Credit Suisse ad opera di UBS, i mercati continuano a scommettere su una crisi del settore bancario. 

Oggi le azioni dei principali istituti di credito europei hanno così fatto registrare un nuovo brusco calo. Prime tra tutte, quelle della tedesca Deutsche Bank, che ha perso il 13%.

A seguito di ciò, i mercati azionari di Londra, Germania e Francia risultano tutti in negativo. Penalizzati soprattutto i titoli del settore bancario, con la tedesca Commerzbank che ha perso fino all'8%, e la francese Société Générale, che è scesa del 7%. Barclays e NatWest, nel Regno Unito, hanno subito un calo analogo.

Per alcuni, il crollo del prezzo delle azioni della Deutsche Bank sarebbe collegato ad una perdita di fiducia nel settore bancario, a cui si aggiunge anche la possibilità che la forte stretta delle banche centrali sul costo del denaro per contenere l'inflazione, sia stats eccessiva, causando a cascata un effetto sugli investimenti e sulla esigibilità dei crediti. 

È il terzo giorno consecutivo che Deutsche Bank vede scendere il prezzo delle proprie azioni il cui valore a marzo è crollato del 20%. E, come già accaduto per Credit Suisse, iniziano a farsi sempre più pressanti gli interrogativi sulla sua solidità. Probelma non di poco conto per la Germania e l'Europa viste le dimensioni dell'istituto di credito tedesco.

E parrebbe legato proprio a quanto sta accadendo in borsa in queste ore il motivo per cui il presidente del Consiglio europeo Charles Michel e la presidente Commissione Ursula von der Leyen non rilasceranno alcuna dichiarazione al termine del Consiglio europeo che si conclude oggi a Bruxelles. 

La conferenza stampa di fine vertice - dopo che stamani i leader hanno affrontato anche il tema delle recenti crisi bancarie negli Usa e in Svizzera con la presidente della Bce Christine Lagarde e il presidente dell'Eurogruppo Pascal Donohoe -, oltre che un rito consueto, è anche doverosa da parte dei rappresentanti che guidano le principali istituzioni europee. Il fatto che sia stata annullata, senza peraltro fornire spiegazioni plausibili, con il portavoce di Michel che ha detto che la conferenza è stata fatta ieri sera e ci sono molti altri leader che faranno dichiarazioni, ha aumentato curiosità e interrogativi.

Alla fine, secondo i media, l'ipotesi più plausibile è che la cancellazione sia legata alle difficoltà di Borsa registrate oggi dai titoli del settore bancario e in particolare da Deutsche Bank, per evitare dichiarazioni che potrebbero essere interpretate in maniera sbagliata ed avere un impatto negativo sui mercati.

Ma anche così, non si offre certo tranquillità...