Non può che non essere con una certa soddisfazione, accompagnata pure da un ghigno di scherno, apprendere la notizia che, pur di non andare di nuovo alle urne, i tedeschi tenteranno di dar vita ad una coalizione di governo composta ancora da socialisti e democristiani... ma solo a partire dal gennaio del prossimo anno.

Questo è quanto avrebbe fatto trapelare quest'oggi Julia Kloeckner, vicepresidente della CDU, quando ormai per la Merkel il suo quarto mandato, dopo il fallimento della coalizione Giamaica, sembrava in forte dubbio, prima dell'intervento del possibile "soccorso rosso" prospettato da Martin Schulz. Ma i tempi per un accordo non saranno brevi.

Il partito socialdemocratico, che si è ritrovato sotto pressione per evitare nuove elezioni ed assicurare stabilità al Paese, ha dato la propria disponibilità a discutere con la Merkel per mettere in piedi l'ennesima grande coalizione oppure un governo di minoranza.

Ma solo a gennaio 2018 si potrebbe iniziare a parlare di come formare un nuovo Governo in Germania. E considerate le precedenti esperienze, dovranno trascorrere ancora altri 30 giorni prima che ciò accada... sempre che socialisti e democristiani si trovino d'accordo.

Infatti, la scelta di Schulz di andare all'opposizione era stata dettata dal fatto che la disponibilità mostrata dalla SDP negli anni passati per far nascere comunque un Governo è stata interpretata dagli elettori socialdemocratici come un asservimento alle politiche di destra della Merkel, facendo così perdere consensi al partito.

Adesso è da vedere come i mercati finanziari reagiranno a questa situazione e l'influenza che questa potrà avere non solo sulla Germania, ma anche sugli altri paesi europei.