Ancora in aumento i nuovi contagiati da SARS-CoV-2, 40.902 nelle ultime 24 ore, anche a fronte di 20mila tamponi in più, 254.908 quelli effettuati.  

Rimane pertanto praticamente stabile al 16,04 (dal 16,18 di ieri) la percentuale di contagiati in rapporto al numero di tamponi effettuati. Il totale dei contagiati è arrivato a 1.107.303. 

Tra le regioni con il maggior numero di casi, la Lombardia ne ha registrati 10.634 con 55.636 tamponi, seguita da Piemonte (5.258), Campania (4.079), Veneto (3.605), Lazio (2.925), Toscana (2.478), Emilia-Romagna (2.384), Sicilia (1.707), Puglia (1.350) e Liguria (1.209).

Il numero totale degli attualmente positivi è di 663.926 (ieri erano 635.054). Tra i positivi, 3.230 (ieri erano 3.170) sono in cura presso le terapie intensive, 30.914 (ieri 29.873) sono ricoverati con sintomi e 629.782 (ieri erano 602.011) sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi.

Il numero complessivo di dimessi e guariti sale a 399.238 dai 387.758 di ieri.

Oggi sono 550 i decessi, in diminuzione rispetto a ieri, con il totale che sale a 44.139.

Secondo quanto pubblicato in uno studio dell'Institute for Health Metric and Evaluation (Imhe, centro studi nato nel 2007 con l'obiettivo di rappresentare un quadro imparziale dei trend sanitari), l'andamento dei decessi Covid in Italia risulterà in graduale crescita fino a fine novembre con un picco di oltre 900 previsto a inizio dicembre.

Il numero di decessi inizierà poi a scendere, anche se si prevedono circa 700 morti nel periodo natalizio. Solo agli inizi di febbraio il numero di vittime giornaliere scenderà sotto le 500 ogni 24 ore. Per poi diminuire appena sopra le 300 ad inizio marzo. Nel caso le previsioni vengano rispettate il numero di decessi in Italia, in primavera, supererebbe abbondantemente i 100mila.