Mentre il governo si accinge a mettere in atto un nuovo DPCM, in cui, verosimilmente saranno varate misure restrittive 'light', almeno per le regioni i cui numeri non varcano il punto critico, l'ordine dei medici lancia l'allarme e chiede a Conte misure più rigide:

"La preoccupazione dei medici è che questa seconda ondata non sia una mareggiata, ma uno tsunami che potrebbe travolgere il sistema sanitario. Per questo chiediamo al Governo misure più aggressive". 

Lo scrive su facebook il presidente della Federazione degli Ordini dei medici italiani, Filippo Anelli:

"Il problema oggi - sostiene - riguarda la tenuta del sistema sanitario, perché l'occupazione progressiva dei posti da parte di malati Covid riduce via via la possibilità di garantire cure agli altri ammalati. Andando avanti così, la situazione potrebbe sfuggirci di mano".

"Servono misure più drastiche per riuscire a piegare la curva epidemica e per consentire a tutti gli italiani di essere curati”.