"La massa di materiale staccatosi dal ghiacciaio della Marmolada è scesa a una velocità di 300 chilometri l'ora. È quanto hanno accertato i tecnici del Soccorso Alpino Trentino che hanno mappato tutta l'area della montagna in cui si è verificato il crollo del seracco.Una parte consistente del ghiacciaio è ancora attaccata alla montagna: si tratta di un fronte di ghiaccio di 200 metri con un'altezza di 60 metri ed una profondità di 80 metri.Se si volesse fare un termine di paragone, dicono gli esperti, si tratta dell'equivalente di due campi di calcio colmi di ghiaccio. Il tutto esposto a 45 gradi di pendenza.Il materiale che si è staccato è invece esteso su un fronte di due chilometri sulla via normale ad un'altezza di circa 2.800 metri: e questo significa, appunto, che la massa di materiale staccatosi ha percorso almeno 500 metri con una velocità stimata dai tecnici pari a 300 km l'ora".

Così, il presidente della provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha descritto quanto accaduto domenica sulla Marmolada, al passo Fedaia, in Val di Fassa, a pochi chilometri da Canazei.

Questa mattina, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha chiamato il Presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, e il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, per esprimere solidarietà ai familiari delle vittime, riconoscenza ai soccorritori e vicinanza alle comunità locali.

Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, invece, si è recato in auto, a causa del maltempo,  a Canazei dove è stata allestita la centrale operativa che sta coordinando le operazioni di soccorso e ricerca, dove insieme al capo del Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, alle autorità locali e ai soccorritori farà il punto della situazione. A causa di ciò, il previsto incontro tra il premier e il presidente del M5S, Giuseppe Conte, è stato rimandato a mercoledì, sempre alle 16.30. 

A causa della pioggia, le operazioni di ricerca riprese questa mattina sono state sospese e riprenderanno con l'utilizzo di droni. A causa delle condizioni del ghiacciaio - si temono altri crolli - l'intervento delle squadre di soccorso a terra è reso impossibile. Con i droni si cercherà di individuare le aree di intervento dove poi potranno intervenire gli elicotteri per effettuare il recupero delle vittime. Sembra impensabile ci possano essere sopravvissuti. 

Al momento sono 7 le vittime accertate, mentre è di 13 il numero dei dispersi. Per facilitare riconoscimenti e numero dei dispersi  il Soccorso Alpino ha diffuso un numero telefonico da contattare 0461/495272, in italiano e in inglese, da utilizzare esclusivamente da coloro che abbiano la necessità di segnalare il mancato rientro di amici e familiari. 

Così ha spiegato quanto accaduto sulla Marmolada Renato Colucci, dell'Istituto di scienze polari del Consiglio nazionale delle ricerche (fonte Agenzia DIRE - www.dire.it):

"Possiamo ricordare che da settimane le temperature in quota sulle Alpi sono state molto al di sopra dei valori normali, mentre l'inverno scorso c'è stata poca neve, che ormai quasi non protegge più i bacini glaciali. Il caldo estremo di questi ultimi giorni, con questa ondata di calore dall'Africa, ha verosimilmente prodotto una grossa quantità di acqua liquida da fusione glaciale alla base di quel pezzo di ghiacciaio che in realtà è una ‘pancia': infatti è, o era, una via che si chiama proprio Pancia dei Finanzieri. Siamo quindi proprio nelle condizioni peggiori per distacchi di questo tipo, quando c'è tanto caldo e tanta acqua che scorre alla base.Non siamo ancora in grado di capire se si tratti di un distacco di fondo del ghiacciaio o superficiale, ma la portata sembra molto importante, a giudicare dalle prime immagini e informazioni ricevute- spiega Colucci- L'atmosfera e il clima, soprattutto al di sopra dei 3.500 metri di quota, è in totale disequilibrio a causa del ‘nuovo' clima che registriamo e quindi, purtroppo, questi eventi sono probabilmente destinati a ripetersi nei prossimi anni e anche per questa estate dobbiamo mantenere la massima attenzione".