Sono ulteriormente aumentate le manifestazioni in tutto il Myanmar dopo che un dirigente dell'LND, il partito della deposta leader Aung San Suu Kyi, è morto la notte scorsa, dopo essere stato arrestato, in circostanze che la polizia si è rifiutata di chiarire.
Khin Maung Latt, fermato dalla polizia sabato sera mentre si trovava nella sua casa di Pabedan (a Yangon), questa mattina è stato riconsegnato ai familiari morto, con la testa ricoperta di sangue.
NLD member of Pebedan Tsp, Khin Maung Latt, was arrested at the night of 6th Feb by Juntas and release his dead body following morning. All religion members are fighting for Democracy against Juntas@freya_cole @Reuters @YourAnonOnline #WhatsHappeningInMyanmar #OpMyanmar pic.twitter.com/I8bunbW8y8
— Tom Aung (@AungTom) March 7, 2021
E se questa domenica le manifestazioni di protesta sono riprese nelle principali città con più forza di prima, le forze dell'ordine stanno cercando di contenerle con ancor più violenza, utilizzando gas lacrimogeni, granate assordanti e proiettili veri, come hanno dichiarato dei testimoni che partecipavano ad una protesta tenutasi a Bagan.
Bagan, Myanmar
— CRPH Myanmar (@CrphMyanmar) March 7, 2021
Footage shows military shooting real bullets in Bagan which is the world heritage site of @UNESCO. Few years ago military also did atrocious actions in Mrauk Oo which was nominated for the world heritage site.#ResponsibilityToProtect #CrimesAgainstHumanity pic.twitter.com/56rVAmE9Os
Inoltre, nella scorsa notte, altre persone in vista, oltre a Khin Maung Latt, sono state arrestate dalla polizia in un'operazione di rastrellamento per colpire quanti sono stati individuati come trascinatori della protesta.
Secondo una ong che si occupa di assistere i prigionieri politici, sarebbero oltre 1.700 le persone arrestate sabato dalla giunta militare.
This is in Shwe Pyi Thar township. Some of the civilians got arrested and a lot of injuries were reported.
— Kyaw Zayar Lin (@kyawzayar_linn) March 7, 2021
Not only at the protesters, they also
fired guns even at the passers-by.
R2P FOR MYANMAR#Mar7Coup#WhatsHappeningInMyanmar pic.twitter.com/1gklHRhCWj
Il quotidiano di Stato, Global New Light Of Myanmar, ha riportato una dichiarazione della polizia secondo cui le forze di sicurezza stavano affrontando le proteste in base a quanto consentito dalla legge, usando gas lacrimogeni e granate assordanti per interromperle e consentire nuovamente la circolazione sulle strade pubbliche.
Security forces are seen violently cracking down on protesters in Yangon's Kyauktada Township on Sunday. In an earlier tweet, we identified this scene as Mandalay. We apologise for the error. pic.twitter.com/s23P39Earj
— Myanmar Now (@Myanmar_Now_Eng) March 7, 2021
In una dichiarazione rilasciata alla Reuters, il lobbista israelo-canadese Ari Ben-Menashe, "assunto" dalla giunta militare per avviare relazioni con le diplomazie estere, ha detto che i generali non gradivano il fatto che Aung San Suu Kyi si fosse avvicinata troppo alla Cina e che il loro intento non è quello di occuparsi di politica, auspicando di migliorare le relazioni con gli Stati Uniti.
Ben-Menashe ha dichiarato anche di essere stato incaricato di cercare il sostegno arabo per un piano di rimpatrio dei rifugiati Rohingya (di religione musulmana), centinaia di migliaia dei quali sono stati cacciati dal Myanmar nel 2017.