Voce al popolo, trasmissione in onda su Radio Studio 54, emittente di Scandicci, comune alle porte di Firenze. Nel corso di una puntata di quella trasmissione il proprietario della radio, Guido Gheri, aveva definito i musulmani come "cannibali, mostri, stupratori, violentatori, spacciatori, malati mentali e barboni del c...".
Non solo. In altre puntate Gheri se l'era presa con Cecile Kyenge, ex ministro e parlamentare europea, definendola "mostriciattolo", aggiungendo poi altri insulti.
Non soddisfatto, lo stesso Gheri ha definito il proprio ex avvocato come sciancato, arrampicatore sociale e persona inaffidabile.
Queste affermazioni sono andate in onda tra novembre 2018 e marzo 2019.
Il Tribunale del Riesame ha accolto il ricorso presentato dal pm Christine Von Borries, respinto in precedenza dal Gip, che ha ottenuto il sequestro di Radio Studio 54, con la motivazione di aver "diffuso messaggi razzisti e xenofobi, veicolando un vero e proprio odio razziale ed etnico diretto agli extracomunitari in quanto tali, come tale idoneo a determinare in concreto il pericolo di comportamenti discriminatori". Dunque, il Riesame ha decretato la chiusura del programma Voce al popolo da cui Gheri avrebbe profuso messaggi di "istigazione all'odio razziale e diffamazione".
Il sequestro, misura su cui si pronuncerà la Cassazione, è stato chiesto per evitare che si possano reiterare episodi analoghi a quelli sopra descritti.
Ecco come ha commentato la vicenda il consigliere regionale della Lega, Jacopo Alberti: "Mi auguro che la controversia giudiziaria sia risolta il prima possibile, per la libertà di informazione di una storica emittente toscana, attiva dal 1975. Così si perde una voce radiofonica libera e si nega la libertà di espressione".
Per la Lega, quindi, la libertà di espressione è definire i musulmani "cannibali, mostri, stupratori, violentatori, spacciatori, malati mentali e barboni del c...".