In Myanmar sono 19 le persone condannate a morte con l'accusa di aver ucciso un soldato, secondo quanto riportato venerdì dall'emittente televisiva Myawaddy, che fa capo all'esercito.

Sono le prime condanne a morte dal golpe con cui il 1 febbraio la giunta militare ha rovesciato il governo legittimo di Aung San Suu Kyi.

L'uccisione del militare è avvenuta il 27 marzo nel distretto di Okkalapa a Yangon. A seguito della proclamazione della legge marziale, è assegnata alle corti marziali l'autorità per pronunciare sentenze, anche capitali.

Secondo fonti dell’opposizione diciassette degli imputati sono latitanti, mentre due sono invece detenuti a Yangon.