Secondo quanto pubblicato in una nota della stessa azienda, 

"Amazon è stata selezionata quest’anno da Universum come uno dei "Datori di lavoro più attrattivi" [sic] in Italia. La classifica è stata stilata in base alle risposte di oltre 36mila studenti provenienti da 48 atenei e Amazon ha ottenuto il 5° posto tra tutte le aziende italiane secondo gli studenti del settore business".

Da capire se l'attrazione nei confronti di Amazon si riferisca ad un'aspirazione o alla semplice presa d'atto di quelle che sono le opportunità di lavoro che in questo momento offre il nostro Paese. La distinzione non è spiegata e il dubbio rimane.

Dubbio, peraltro, confermato dagli investimenti dell'azienda americana nel nostro Paese. Investimenti che da Amazon vengono illustrati in questo modo:

"Amazon è un potente motore di crescita per l'economia italiana. Attraverso l'innovazione, gli investimenti e la creazione di posti di lavoro, Amazon sta contribuendo a trasformare il potenziale economico delle comunità urbane e rurali in tutta Italia. Abbiamo investito molto nell’economia italiana e nelle sue persone, impiegando direttamente quasi diecimila risorse di talento che ricevono fin dal primo giorno una retribuzione competitiva e benefit, e creando, secondo studi indipendenti, 120.000 posti di lavoro aggiuntivi attraverso effetti indiretti. I nostri crescenti investimenti nel “Piano Italia” sono volti a costruire l'infrastruttura digitale e fisica per fornire prodotti e servizi a milioni di clienti italiani e ad aiutare lo sviluppo digitale di oltre 14.000 piccole e medie imprese italiane. Li consideriamo una risorsa per accelerare la trasformazione digitale del Paese e sostenere l'economia italiana nella fase di ripresa". (Mariangela Marseglia, VP Country Manager Amazon.it e Amazon.es)

Amazon sembra voler citare Leibniz, facendo credere che il lavoro e l'ambiente di lavoro offerti siano il migliore dei mondi possibili.

Infatti, Amazon ha dichiarato che solo nel 2020 in Italia ha creato più di 2.600 posti di lavoro a tempo indeterminato, superando persino il piano annunciato lo scorso luglio, dando così lavoro a più di 9.500 dipendenti a tempo indeterminato in tutto il Paese. Non solo...

"Amazon è diventato uno dei maggiori creatori di nuovi posti di lavoro, offrendo opportunità professionali stabili e ben retribuite in tutta Italia e sostenendone la ripresa dell'economia e la digitalizzazione.Queste opportunità di lavoro hanno interessato persone con ogni tipo di formazione, aspirazioni professionali, livello di istruzione ed esperienza: dagli ingegneri, sviluppatori di software ed esperti Cloud, ai lavoratori di rientro nel mercato del lavoro e ai giovani alla prima esperienza.Le opportunità lavorative riguardano più di 40 sedi in tutta Italia: presso gli Uffici Corporate di Milano, i Centri di Sviluppo di Torino e Asti; i Data Center in Lombardia; il Servizio Clienti di Cagliari; i Centri di Distribuzione, Depositi di Smistamento e magazzini dislocati sul territorio dal nord al sud Italia, da Torrazza Piemonte fino a Catania. In tutte le sedi, da quelle che si trovano in città a quelle nelle zone rurali, i dipendenti ricevono una retribuzione competitiva fin dal primo giorno. Le retribuzioni dei dipendenti Amazon in Italia si collocano tra le più alte per ciascun settore di riferimento delle attività operate. Nel settore logistico, ad esempio, il salario di ingresso degli operatori Amazon è di 1.550 euro lordi mensili. Le opportunità lavorative in Amazon comprendono anche benefit, opportunità di carriera e di miglioramento della propria istruzione, inclusi programmi innovativi come Career Choice, che "anticipa" il 95% del costo delle rette e dei libri di testo per i corsi professionali scelti dai dipendenti, e programmi di congedo parentale all’avanguardia nel settore".

E per chi, al contrario, desideri avere un riscontro delle mirabilia appena elencate, allora dovrà far ricorso al Candide di Voltaire che in questo caso, ma senza ironia, è rappresentato dai resoconti di coloro che hanno lavorato nello splendido mondo di Amazon, che possono essere letti sul sito Indeed (che pubblica offerte di lavoro) al seguente indirizzo:

it.indeed.com/cmp/Amazon.com/reviews

Infine, c'è un'ultima postilla che riguarda il concetto di assunzione secondo Amazon. In Toscana, ricorda La Nazione, Amazon ha aperto il suo primo deposito di smistamento a Calenzano nel 2017, impiegando a tempo indeterminato 50 operatori di magazzino e 150 autisti assunti dai fornitori di servizi di consegna. Quando aveva annunciato il nuovo centro, Amazon aveva parlato di 200 nuove assunzioni, ma in realtà sono state solo 50, mentre 150 sono coloro che sono andati ad aumentare il numero dei "padroncini".

Lo stesso è accaduto nel 2020 a Pisa, quando Amazon aveva annunciato inizialmente almeno 100 nuovi posti di lavoro che poi, nella realtà, si sono concretizzati in 30 assunzioni dirette e 70 nuovi padroncini assunti dai corrieri di cui Amazon si serve.

Quanto sopra riportato è la semplice presa d'atto di un esempio che illustra ciò che oggi offre il mondo del lavoro, senza che questo preoccupi le istituzioni che governano il Paese che, prima di ogni altra cosa, dovrebbero ricordarsi che la Repubblica che dovrebbero servire con dignità e onore è fondata sul lavoro e non sulla schiavitù. 

Che Amazon promuova il lavoro, ad oggi, può lasciare più di qualche dubbio. Il guaio vero è che l'esempio di Amazon non è però l'unico.