A marzo il mercato del lavoro italiano ha mostrato segnali contrastanti: su base mensile si registra un lieve calo dell'occupazione (-0,1%, pari a 16mila unità in meno), accompagnato da un aumento dei disoccupati (+2,1%, +32mila) e da una leggera riduzione del numero degli inattivi (-11mila unità). Tuttavia, su base annua e trimestrale il trend resta positivo, con una crescita degli occupati e una riduzione del numero di persone in cerca di lavoro.
Il calo degli occupati a marzo colpisce soprattutto le donne, i giovani sotto i 35 anni, i lavoratori autonomi e i dipendenti a termine. Al contrario, tra gli uomini, gli over 35 e i lavoratori con contratti permanenti, l'occupazione continua a crescere. In particolare, i dipendenti permanenti aumentano dello 0,4%, mentre calano i lavoratori a termine (-2,4%) e gli autonomi (-0,3%). Il tasso di occupazione resta stabile al 63%.
Il tasso di disoccupazione generale sale al 6% (+0,1 punti percentuali), con una crescita più accentuata tra i giovani: quello giovanile (15-24 anni) tocca il 19,0%, con un aumento di 1,6 punti. Le persone in cerca di lavoro crescono tra gli uomini e gli under 50, mentre tra le donne e gli over 50 il dato è in controtendenza.
Il tasso di inattività rimane invariato al 32,9%, ma la composizione interna cambia: calano gli inattivi tra gli uomini e i 35-49enni, mentre aumentano tra le donne e le altre fasce d'età, eccetto i giovanissimi (15-24 anni), per cui resta stabile.
Guardando al quadro su base trimestrale (gennaio-marzo 2025), si contano 224mila occupati in più (+0,9%). Questo incremento va di pari passo con un lieve aumento dei disoccupati (+7mila, +0,5%) e una consistente diminuzione degli inattivi (-217mila, -1,7%).
Ancora più netto il miglioramento rispetto a marzo 2024: +450mila occupati (+1,9%), con aumenti diffusi tra uomini, donne e over 35. I giovani sotto i 35 anni, invece, segnano una flessione. In un anno il tasso di occupazione cresce di 0,9 punti percentuali, mentre calano sia la disoccupazione (-11,8%, -208mila persone) sia l'inattività (-0,9%, -107mila).
I dati di marzo 2025 mostrano uno squilibrio evidente tra uomini e donne. Rispetto a febbraio, gli uomini vedono salire i tassi di occupazione (+0,1 punti) e disoccupazione (+0,3), con una riduzione dell'inattività (-0,3). Le donne, al contrario, registrano un calo sia dell'occupazione sia della disoccupazione (-0,1 per entrambe), a fronte di un aumento dell'inattività (+0,2).
Su base annua, però, si evidenziano miglioramenti per entrambi i sessi: l'occupazione cresce (+0,8 punti per gli uomini e +1,0 per le donne), la disoccupazione cala (-0,3 e -1,7 punti rispettivamente) e diminuisce anche l'inattività (-0,6 tra gli uomini, -0,1 tra le donne).
La fascia più colpita resta quella dei giovani. Tra febbraio e marzo 2025, il tasso di occupazione cala per chi ha meno di 35 anni, mentre sale la disoccupazione, in particolare tra i 15-24enni. L'inattività cresce tra i 25-34enni e cala tra i più giovani.
Al contrario, tra i 35-49enni migliorano sia occupazione che partecipazione al mercato del lavoro, con una discesa dell'inattività. Tra gli over 50, l'occupazione è stabile, la disoccupazione diminuisce ma l'inattività aumenta.
Il confronto con marzo 2024 conferma questa dinamica: per i giovani cala l'occupazione e cresce l'inattività, mentre tra gli over 35 si assiste a un miglioramento generalizzato. La disoccupazione scende in tutte le fasce d'età tranne che tra i 25-34enni, dove è in aumento.
Marzo 2025 segna una battuta d'arresto sul fronte occupazionale, ma il contesto generale – osservato su base trimestrale e annua – resta di crescita. Aumentano i contratti dei lavoratori permanenti, mentre calano gli autonomi e i contratti a termine, segno che la qualità del lavoro migliora, anche se non abbastanza da coinvolgere i giovani e le donne, che restano le categorie più penalizzate.