Aumentato in Italia il consumo di droghe in generale tra gli over 18, ma il maggiore incremento si ritrova nella fascia 15-19.
Il governo Meloni, ha nominato Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega al Consiglio dei ministri, Alfredo Mantovano. Mantovano è autorità delegata ai Servizi di informazione e sicurezza. Nella delega rientra anche il Dipartimento antidroga della Presidenza del Consiglio.
Il 19 luglio, il Sottosegretario Alfredo Mantovano ha inviato ai Presidenti di Camera e Senato, la Relazione Annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze 2023 (dati raccolti nel 2022).
La Relazione, prevista dal DPR 309/90, è la principale fonte informativa nazionale del Dipartimento per le Politiche Antidroga. I dati inseriti nella Relazione vengano raccolti dalle amministrazioni centrali, periferiche, dai centri di ricerca, dagli enti del privato sociale competenti in materia.
Lo scopo della Relazione è di inquadrare il fenomeno nel modo più aderente alla realtà, anche al fine di orientare gli interventi pubblici nel settore. È in fase di elaborazione un adeguamento nella raccolta dei dati, per rendere l’aggiornamento, dal prossimo anno, ancora più puntuale, comprendendo altresì nella relazione anche altre forme di dipendenze quali quelle comportamentali.
"L’adeguamento – ha affermato il Sottosegretario Alfredo Mantovano - segue un metodo di lavoro condiviso, introdotto fin dall’inizio di questa esperienza di Governo, fatto di periodici incontri fra rappresentanti delle comunità, dei SerD, dei funzionari dedicati delle Regioni, di medici e professionisti impegnati nel settore. Gli incontri sono finora avvenuti anche con i Ministri interessati alla materia, per affrontare i numerosi problemi ancora irrisolti. Assumiamo l’impegno perché la Relazione al Parlamento 2024 vada redatta con l’introduzione di nuove variabili per comprendere il senso di ciò che accade nelle vite delle persone, fornendo interpretazioni di senso, per intervenire al meglio sui fattori di rischio e i fattori di protezione".
Il fenomeno analizzato da un punto di vista dei consumi, appare in aumento sia nella fascia 18-64 anni sia nella fascia 15-19 anni. Rispetto al 2021 preoccupa soprattutto l’ incremento dei consumi nella fascia giovanile che passa dal 18,7% al 27,9% con un aumento dell’uso di cannabinoidi sintetici e Nuove Sostanze Psicoattive.
La sintesi introduttiva della relazione è consultabile al seguente link.
Il testo integrale pubblicato nella sezione Relazione al Parlamento.
Cresce il consumo di droghe in generale tra gli over 18, ma è soprattutto nella fascia tra i 15-19 anni che si registra il maggiore incremento: in un anno la percentuale dei giovani che consuma droghe è passata dal 18,7 al 27,9% con un aumento rilevante dell’uso di cannabinoidi sintetici e Nuove Sostanze Psicoattive (Nps) che rappresentano circa il 10% dei consumi. Il numero di giovani che dichiara di aver consumato sostanze illecite negli ultimi 30 giorni e passato dal 10,9% al 18,3%. Il crescita tra le ragazzze anche l'appeal verso le sostenze psicoattive.
Questi in estrema sintesi i dati emersi dalla Relazione Annuale al Parlamento sul fenomeno delle tossicodipendenze 2023 (dati raccolti nel 2022) inviata ieri dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano ai presidenti di Camera e Senato (vedi anche la sintesi)
Obiettivo della Relazione è inquadrare il fenomeno nel modo più aderente alla realtà, anche al fine di orientare gli interventi pubblici nel settore. Per questo è in fase di elaborazione un adeguamento nella raccolta dei dati in modo da rendere, dal prossimo anno, l’aggiornamento ancora più puntuale: “L’adeguamento – ha dichiarato Mantovano – segue un metodo di lavoro condiviso, introdotto fin dall’inizio di questa esperienza di governo, fatto di periodici incontri fra rappresentanti delle comunità, dei SerD, dei funzionari dedicati delle Regioni, di medici e professionisti impegnati nel settore. Gli incontri sono finora avvenuti anche con i ministri interessati alla materia, per affrontare i numerosi problemi ancora irrisolti. Assumiamo l’impegno perché la Relazione al Parlamento 2024 vada redatta con l’introduzione di nuove variabili per comprendere il senso di ciò che accade nelle vite delle persone, fornendo interpretazioni di senso, per intervenire al meglio sui fattori di rischio e i fattori di protezione”.
A preoccupare è in particolare “la persistenza di una alta prevalenza di uso di cannabinoidi sintetici e delle NPS che nel loro complesso rappresentano circa il 10% dei consumi”. Sostanze queste, si legge nella Relazione, “di nuova generazione” che hanno come fonte principale di acquisto il mercato del web.
Colpisce anche l’uso di psicofarmaci (SPM): nella fascia 15-19 anni è passato dal 6,6% del 2021 al 10,8% nel 2022. Si registra inoltre un aumento della media di principio attivo per l’hashish con una contemporanea riduzione del prezzo.
A fronte di questo macro tendenza, dal punto di vista della salute, la Relazione evidenzia come si registri “un aumento generale dell’utenza sia dei servizi pubblici sia delle comunità terapeutiche, oltre che un contemporaneo aumento degli accessi al Pronto Soccorso e dei ricoveri dovuti a problematiche droga-correlate. Si registra inoltre anche un aumento delle diagnosi di infezione da Hiv e Aids (in forma tardiva)”.
Vediamo in sintesi alcuni dei dati emersi.
La cocaina continua ad essere una delle sostanze più gettonate nel mercato delle droghe in Italia, con un flusso di sostanza proveniente in prevalenza via mare dai Paesi di produzione sudamericani. La spesa per il consumo stimata nel 2022 rappresenta poco meno di un terzo della spesa generale attribuita all’acquisto di sostanze stupefacenti e si aggira intorno ai 5 miliardi di euro.
Tornano a crescere anche i consumi fra i giovanissimi (15-19enni): nel 2022 circa 44 mila studenti (ossia il 2% della popolazione studentesca) ha detto di utilizzarla. Sono mezzo milione le persone tra i 18 e gli 84 anni (1,1%) che ne hanno fatto uso nel corso dello stesso anno, rendendo evidente che la cocaina resta una delle sostanze stupefacenti più diffuse nel Paese, dato confermato anche dalle analisi delle acque reflue.
L’aumento del consumo di cocaina crea anche un maggiore impatto dei danni sanitari correlati alla sostanza. Se i dati 2022 relativi alle persone in trattamento presso i SerD, per uso primario o secondario di cocaina, mostrano una sostanziale stabilizzazione, cresce il numero di coloro che intraprendono un percorso nell’ambito dei servizi per le dipendenze del Privato Sociale, dove questa è la sostanza per il maggior numero di persone (39%) in trattamento.
In progressivo aumento anche i ricoveri correlati al consumo di cocaina, sia per diagnosi principale sia per diagnosi multiple droga-correlate, rispettivamente pari al 24% e 34% dei ricoveri droga-correlati. Coerentemente aumentano anche i decessi attribuibili a overdose da cocaina/crack che nel 2022 hanno superato il 22% del totale (n.66).
Donne e dipendenze: cambiamenti di tendenza e nuove sfide. Se tradizionalmente sono per lo più i ragazzi a utilizzare sostanze psicoattive, negli ultimi anni si sta assistendo a un importante cambiamento dei modelli di consumo fra gli studenti, supportato da una sempre più evidente riduzione delle differenze di genere, si legge nella Relazione. Il dato più rilevante è quello osservato fra le studentesse di 15 e 16 anni che presentano prevalenze di consumo uguali o superiori ai coetanei per quanto riguarda l’uso di cannabinoidi, Nuove Sostanze Psicoattive (NPS), cocaina e oppiacei.
Il 2022 ha fatto inoltre registrare il sorpasso dei consumi femminili su quelli maschili per quanto riguarda l’utilizzo di tabacco e gli eccessi alcolici, dato che si va a sommare al consumo di psicofarmaci senza prescrizione medica da sempre appannaggio tipicamente femminile.
A conferma della precocità femminile nell’approccio alle sostanze anche gli accessi al Pronto Soccorso droga-correlati che, pur essendo in numeri assoluti quasi la metà di quelli maschili, vedono maggiormente coinvolte sia le giovani under 17, che presentano il 13% degli accessi contro il 7% nella stessa fascia di età fra i ragazzi, sia le over 75, con quasi il 13% degli accessi droga-correlati, contro il 4% dei coetanei. Accessi per il 65% dei casi legati a “psicosi indotte da droghe”, il dato maschile della medesima diagnosi è pari al 44%.
Si attesta a 41 anni l’età media femminile per i ricoveri direttamente droga-correlati (età media maschile 38), con un incremento negli ultimi 5 anni dei ricoveri correlati al consumo di cocaina (2017=12%; 2021=18%) e di cannabinoidi (2017=2,6%; 2021=4,5%).
A fronte di un quadro dove il divario di genere nei consumi si va assottigliando, il rapporto fra le persone ricoverate è di 1 donna ogni 2,2 uomini e di accessi al Pronto Soccorso di 1 donna ogni uomini, mentre accedono ai servizi pubblici territoriali poco meno di 18.000 donne contro oltre 105.000 uomini. Dato che si estremizza ulteriormente quanto si osservano i nuovi utenti dove per ogni donna in trattamento (n.2.459) ci sono 6 uomini (n.14.919), leggermente inferiore le differenze di genere nelle strutture del Privato Sociale dove per ogni donna in trattamento (n.4.171) ci sono 5 uomini (n.21.462).
Dato ancora più problematico se si pensa che il 2022 ha visto un incremento dei decessi per overdose nel genere femminile rispetto al biennio precedente (da 30 a 45 casi).
“Emerge quindi, a fronte di una progressiva inversione di tendenza per quanto riguarda il genere femminile contestualizzato al mondo delle dipendenze, la necessità di sviluppare interventi, sia di prevenzione sia di cura, focalizzati e in grado di rispondere in maniera strategica ed efficace alle esigenze di questa specifica popolazione”.
Gli scenari tra gli under 25. Le sostanze psicoattive, legali e illegali, risultano piuttosto diffuse tra i giovanissimi. Nel 2022 si è osservato un generale aumento dei consumi che sono tornati a valori in linea o superiori rispetto a quelli pre-pandemici. Tra le sostanze psicotrope legali, la più diffusa è l’alcol, consumato nell’anno da circa 1 milione e 900 mila studenti di 15-19 anni. Per oltre 780 mila studenti (33%) si è trattato di un consumo elevato che ha portato all’intossicazione alcolica e, tra i 18-24enni, la quota di quanti si sono ubriacati nell’ultimo anno è circa il 50%. La grande novità, sottolinea poi la relazione, sta nel sorpasso di genere: nel 2022 sono state soprattutto le studentesse sia ad utilizzare alcolici (M=77%; F=79%) sia ad essersi ubriacate (M=29%; F=35%). In forte aumento anche l’uso di psicofarmaci senza prescrizione medica che nell’ultimo anno ha coinvolto quasi 270 mila 15-19enni. Queste sostanze risultano da sempre più diffuse tra le studentesse, per le quali, nel 2022, si registrano i valori di consumo nell’anno più elevati mai osservati fino a oggi (15,1%).
Il consumo di sostanze psicoattive illegali ha interessato circa il 30% della popolazione studentesca, con un dato in crescita rispetto al 2021 che ha raggiunto valori superiori a quelli pre-pandemici. La sostanza maggiormente utilizzata è la cannabis, seguita dalle nuove sostanze psicoattive, inalanti e solventi, cannabinoidi sintetici, stimolanti, allucinogeni, cocaina, anabolizzanti e oppiacei. La cannabis è stata consumata dal 24% degli studenti e da oltre un quarto dei 18-24enni, con percentuali che tendono a diminuire dopo i 25 anni.
Nel 2022, quasi il 10% degli accessi al Pronto Soccorso direttamente droga-correlati ha riguardato minorenni e circa il 14% 18-24enni. Tra i ricoveri con diagnosi principale droga-correlata, il 15% ha riguardato persone con meno di 24 anni, valore che risulta anch’esso in aumento. Si osserva inoltre una generale riduzione dell’età media dei ricoverati, specialmente nel genere femminile. In controtendenza si osserva una diminuzione dei decessi per overdose tra gli under 25.
Gli utenti dei servizi pubblici under 25 costituiscono circa il 6% del totale degli assistiti, percentuale che sale quasi al 20% tra i nuovi utenti. Nei servizi del Privato Sociale rappresentano una quota di poco superiore al 9%. In controtendenza, si osserva una diminuzione dei decessi per overdose tra gli under 25 e una diminuzione della percentuale di minorenni o giovani adulti in carico ai Servizi Sociali Minorili per reati droga-correlati che, dal 20% osservato nel 2020, si attesta a circa il 17% nel 2022.
Fonte: Quotidiano Sanità