C'è qualcosa che non ci raccontano dell'attuale crisi parlamentare.
Anche se è molto evidente.

In questo momento, alla Camera, il Centro conta circa 206 onorevoli, seguito dalla Destra con 168, poi dalla Sinistra con 123 ed infine dai Cinque Stelle con forse 128 seggi più 14 deputati non allineati.
Uno più o uno meno, ma questa è la realtà

E' accaduto che l'ascesa di Giuseppe Conte abbia comportato l'esodo di quasi la metà dei deputati a Cinque Stelle verso posizioni più moderate e costruttive. E la stessa ascesa di Conte ha messo in luce la profonda sudditanza populista del PD, sempre supino verso le spinte dal basso, CGIL inclusa.

Intanto, i Media continuano a ridicolizzare Berlusconi, Di Maio e Renzi, come se fosse un bene alimentare gli 'opposti estremismi', cioè facilitando la loro affermazione.

E come se Mario Draghi non avesse la maggioranza alla Camera anche senza PD e Cinque Stelle.

Ma, dopo l'outing di Giuseppe Conte - ormai chiaramente un uomo di rottura e non di governo - il Partito Democratico che ormai appare sempre più come una riedizione del vecchio Compromesso Storico DC-PCI - bianco fuori e rosso dentro - con i notabili per le poltrone e i tribuni per le piazze, modernista di facciata, ma conservatore per natura.

Dunque, la domanda è: dopo aver avallato Giuseppe Conte e i Cinque Stelle, esitando o borbottando addirittura se c'è da 'cambiare' almeno per attingere al PNRR ... il Partito Democratico è ancora considerato affidabile da chi nel mondo crede e spera nell'Italia?

Probabilmente sì, forse no, ma domani chissà.