Per capire l'impatto sull'economia che la pandemia da coronavirus avrà in tutto il mondo, ci viene in soccorso l'America. A causa del liberismo sfrenato, molto applaudito in maniera bipartizan anche qui in Italia, negli Stati Uniti gli effetti della pandemia sono stati immediati, almeno per i lavoratori.

Il concetto è molto semplice nella tanto osannata economia da far-west che caratterizza gli Stati Uniti. Quando chi offre un lavoro vede diminuire le entrate, i primi a farne le spese sono i dipendenti, licenziati senza troppi problemi. Se la cosa può essere plausibile per piccole o piccolissime attività, lo diventa meno per aziende più grandi, anche quotate in borsa. Ma questo è quello che accade.

Così nelle ultime due settimane, con l'ultimo dato del 28 marzo di 6,6 milioni rimaste senza lavoro, sono 10 milioni gli americani che hanno fatto domanda per l'indennità di disoccupazione. Il numero di disoccupati, negli Usa, è praticamente raddoppiato negli ultimi 7 giorni, a causa del coronavirus.

Si parla di numeri che non erano mai stati registrati prima d'ora, neppure durante la grande depressione seguita al crollo della borsa nel 1929.

Il problema è che questi numeri non riflettono il dato reale, perché gli uffici statali che gestiscono i sussidi di disoccupazione sono stati letteralmente sopraffatti da un'ondata di richieste che devono ancora essere evase... e conteggiate. Secondo molti economisti, entro la fine di aprile, potrebbero essere 20 milioni i posti di lavoro persi in America, con il tasso di disoccupazione che potrebbe salire fino al 15%.

Il problema dei licenziamenti è diffuso in tutti gli Stati. In California, sono circa 900.000 le persone che hanno fatto domanda per il sussidio di disoccupazione, pari al 5% della forza lavoro. Nel Michigan, le richieste di disoccupazione sono più che raddoppiate, in Florida triplicate, mentre nel Sud Dakota addirittura quadruplicate.

La Casa Bianca e il Congresso hanno aumentato l'indennità di disoccupazione nel pacchetto di salvataggio economico da 2,2 trilioni di dollari approvato la scorsa settimana. Pacchetto che, però, è rivolto soprattutto a finanziare le imprese. Quei soldi saranno sufficienti per tutti? Senza tener conto che il lockdown fino al 30 aprile - in parte imposto e in parte consigliato negli Usa - non è detto che basti a fermare la diffusione del virus.