I due Matteo, mai nome fu più tanto ironico associato a Salvini e Renzi, sono sempre più alleati ogni giorno che passa. Prima che convergano sui programmi in toto, adesso sono uniti nel sostegno a Draghi (entrambi gareggiano nel voler proporsi come primi sostenitori) e nel far fuori il Movimento 5 Stelle, l'ostacolo più ostico nel mettere in pratica le politiche che possano essere utili a loro stessi e ai loro sponsor.

Dopo esser quasi riusciti a portar a casa una controriforma della Giustizia dove, tra l'altro, il Governo green ha declassato i reati ambientali a reati di terz'ordine (nel Paese della Terra dei fuochi!), i due Matteo adesso sono in campagna per cassare il reddito di cittadinanza.

Dopo le bestialità pronunciate da Renzi qualche ora prima durante l'ennesima presentazione del suo assurdo parto letterario, in cui indicava indecente il provvedimento grillino perché non consentirebbe ai giovani di soffrire [sic!], a stretto giro sono arrivate anche le bestialità pronunciate da Salvini sullo stesso argomento dalla sua residenza estiva, Milano Marittima.

"A settembre bisognerà rivedere il reddito di cittadinanza", ha detto Salvini,  perché "è un disincentivo al lavoro e un inno al lavoro nero... perché metà della gente che si è fermata a parlarmi in questi due giorni mi dicono [testuale, ndr.] che non trovano personale. Da Bologna a Bolzano, da Reggio Calabria a Roma non si trova personale perché per molti è molto più comodo stare a casa col reddito". 

Piena sintonia, quindi, tra il segretario della Lega e il leader di Italia Viva, Matteo Renzi. 

È curioso che il neocomunista Salvini - lui stesso si è indicato più volte come erede dei valori di Berlinguer - adesso si sia trasformato in un padrone affama-popolo che pretende di pagare un dipendente 600 euro al mese... perché questo è il succo della sua dichiarazione.

Ma perché a tutti quelli che da Bologna a Bolzano, da Reggio Calabria a Roma lo hanno fermato per dirgli che non trovano personale Salvini non ha chiesto loro quanto avevano offerto come compenso per i posti di lavoro che offrivano?

In base al suo (s)ragionamento, Salvini ha fatto intendere che 600 euro sono un bel gruzzoletto per uno stipendio mensile... lui che ne guadagna 15mila, più i contributi, per farsi fotografare mentre mangia o mentre passeggia con fidanzate e principesse. 

Non mi sembra che questi fossero i valori di Berlinguer!

E a proposito di Berlinguer, anche in questo caso c'è un legame con Renzi.

Dopo l'infelice uscita sulla necessità dei giovani di soffrire, il senatore toscano ha accusato il colpo, dichiarando:

"Anche oggi sono attaccato dai soliti haters del #RenziFaiSchifo perché ho detto queste cose sul reddito di cittadinanza. Ascoltatele per intero, se vi va. Noi andiamo #ControCorrente e a noi fa schifo la propaganda, non le persone" [segue filmato con la dichiarazione di Renzi durante la presentazione del libro].

Ma il suo social manager non ha ritenuto sufficiente la replica, così si è inventato che quanto detto da Renzi sul reddito di cittadinanza fossero in realtà parole dette in passato da Enrico Berlinguer (anche se non si sa bene quando e in che occasione), facendo fondo a tutti i bot a sua disposizione per promuovere tale affermazione. Anche in questo caso il successo è stato scarso, anzi un boomerang.

Ma quel che conta è la sinergia che vede Salvini e Renzi alleati pure nel promuovere fake news. Insieme a Berlusconi costituiranno il nuovo centrodestra... e non è una battuta!