Anche in queste ore i maggiori combattimenti nella guerra in ucraina si concentrano nel Donbass, sulla città di Severodonetsk.

In un post su Telegram di questa mattina il governatore dell'oblast di Luhansk, Serhiy Haidai , ha dichiarato che le forze ucraine hanno respinto nove attacchi nelle ultime 24 ore.

E nonostante i russi stiano producendo il massimo sforzo possibile per  conquistare Severodonetsk, dove la situazione umanitaria si sta facendo sempre più difficile di ora in ora, l'esercito ucraino avrebbe riconquistato quasi il 50 % del controllo della città.

Severodonetsk si sviluppa a est del fiume Siverskyi Donets che la divide da Lysychansk, che sorge praticamente sull'altra sponda.

Severodonetsk ospita l'impianto chimico Azot, che produce fertilizzanti a base di azoto e in tempi normali è un importante datore di lavoro regionale. Lysychansk ospita la seconda più grande raffineria di petrolio dell'Ucraina.

Prendere il controllo di entrambe per i russi significherebbe avere il controllo completo dell'oblast di Luhansk, unna delle due regioni che costituiscono il Donbass. Ma non sembrano averne la forza, nonostante abbiano anche intensificato i bombardamenti, utilizzando sia munizioni tradizionali, che guidate.

La conquista del Donbass è ormai un fattore cruciale di questa guerra. Nel caso di fallimento, per l'esercito russo potrebbe innescarsi una reazione a catena che potrebbe avere conseguenze imprevedibili, visto che, secondo fonti ucraine, Mosca avrebbe difficoltà nel conmtrollare le aree già da tempo conquistate, come nell'oblast di Kherson, dove le forze di occupazione avrebbero per tale motivo aumentato il numero di pezzi di artiglieria pesante  schierando altri 2S7 Pion.

E che la Russia abbia problemi con il proprio esercito lo dimostrano filmati come questo...


Da una parte la propaganda russa si fa beffe delle sanzioni, dall'altra, però, Putin si dice pronto a consentire che il grano ucraino possa essere finalmente fatto partire, barattandolo però con le sanzioni imposte non solo alla Russia, ma anche alla Bielorussia, indicando persino percorsi via terra che sarebbero però, prima che impraticabili, estremamente costosi.


Venerdì il ministro dell'Interno ucraino Denys Monastyrskiy ha dichiarato in tv che i servizi di intelligence sono in contatto con i soldati catturati nell'acciaieria di Azovstal a Mariupol. Secondo la Russia sarebbero 2.000 i militari ucraini che difendevano l'acciaieria e che adesso sarebbero loro prigionieri e per i quali Kiev si starebbe adoperando per uno scambio.