Quanto pubblicato oggi da Oxfam non è una novità, nonostante le dichiarazioni dei politici, qualunque sia la loro area di provenienza, per l'Europa aiutare gli africani a casa loro significa chiudere le frontiere, impedire le migrazioni, favorire i rimpatri.

Poi, per quanto riguarda la Libia, i finanziamenti sono stati destinati alla Guardia costiera e ai trafficanti, di cui la cosiddetta Guardia Costiera è stato dimostrato essere complice, finendo così per alimentare un circolo vizioso che sfrutta all'infinito i migranti detenuti nei lager che vengono fatti partire per poi essere ricatturati e consegnati (rivenduti) ad altre bande di trafficanti di uomini. Così, chi doveva essere salvato finisce solo per essere sfruttato e torturato all'infinito, comprese donne e bambini, grazie ai soldi dell'Europa!

Oxfam ricorda che il nuovo rapporto, "Il Trust Fund Ue per l’Africa intrappolato tra difesa delle frontiere e politiche di aiuto", rivela come negli ultimi 4 anni oltre 1 miliardo di euro, il 26% degli aiuti totali del Trust Fund, siano stati deviati dal loro scopo umanitario per finanziare politiche nazionali di brutale contenimento dei flussi migratori, tanto che, nello stesso periodo, solo 56 milioni di euro – meno dell’1,5% del valore totale del Trust Fund – sono invece serviti a finanziare canali migratori regolari. 

Degli oltre 4,5 miliardi di euro stanziati per i 26 paesi africani beneficiari, 328 milioni sono stati destinati alla Libia, che risulta essere quindi il principale paese destinatario delle risorse, davanti a Somalia e Niger. 

Di quei fondi, 160,13 milioni sono stati usati esplicitamente per la gestione dei flussi migratori e il rafforzamento delle frontiere. Un impegno di risorse doppio rispetto agli stanziamenti verso gli altri Paesi destinatari, per una gestione tesa molto più a impedire gli arrivi che a creare le condizioni per evitare morti in mare e violazioni di diritti umani in Libia.

L’Italia ha amministrato direttamente le risorse del Trust Fund destinate alla Libia, con 77,3 milioni utilizzati dal Ministero degli Interni per programmi di gestione dei flussi migratori e controllo dei confini, mentre sono stati solo 22 i milioni utilizzati dal Ministero degli Esteri (attraverso l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo) per programmi di sviluppo socio economico dei paesi africani. Alla faccia dello slogan: aiutiamoli a casa loro!

Secondo Oxfam, il considerevole flusso di denaro non ha fatto altro che contribuire a destabilizzare ulteriormente la Libia e spinto i trafficanti di persone a convertire "l’industria del contrabbando e tratta" in "industria della detenzione", con abusi e violenze oramai note a tutti. 

Oltretutto, in Libia i migranti sono anche usati come scudi umani e in alcuni casi sono stati anche arruolati in milizie legate alle parti in conflitto. È urgente un piano di evacuazione dal paese per i migranti detenuti nei centri ufficiali e non ufficiali.