Addestramento al tiro con armamento in dotazione individuale e di reparto con impiego di mezzi tattici, tra i quali le Blindo "Centauro": questa la fase finale dell'esercitazione congiunta portata a termine nei giorni scorsi dai militari UNIFIL dispiegati in Libano.
L'esercitazione condotta con le LAF (Forze Armate Libanesi) ha avuto come obiettivo quello di incrementare le attività congiunte secondo criteri di maggiore interoperabilità e coordinamento. L'esercitazione ha previsto una fase di pianificazione congiunta italo-libanese.
La task Force, oggi su base Brigata Paracadutisti Folgore, é al comando di oltre 3.600 caschi blu provenienti da 17 dei 40 Paesi che partecipano alla missione UNIFIL, sono circa oltre 1.100 le unità del contingente italiano, delle 10.000 complessive ed integrano lo sforzo di numerose componenti specialistiche delle nostre Forze Armate, che esprimono un ventaglio di competenze necessarie ad assicurare la piena flessibilità e complementarietà operativa.
"L'esercitazione riflette i termini delle risoluzioni UNSCR 1701 (2006) e 2591 (2021) di assistenza e sostegno alle Forze Armate Libanesi (LAF) nel loro dispiegamento per la graduale assunzione di responsabilità in tutto il sud del Libano, oltre a facilitare la condivisione degli obiettivi della missione in un clima di stima e rispetto reciproco", ha sottolineato il Comandante della JTF-L SW, Generale di Brigata Roberto Vergori. (http://lasottilelinearossa.over-blog.it)