«Sono sgomento di fronte a questo vespaio mediatico. Il tema non è all'ordine del giorno, non è una priorità, neanche lontanamente». Così il ministro dell'Istruzione, Lorenzo Fioramonti, in un'intervista a Radio Capital è ritornato sulla polemica crocifissi, discendosi "sgomento" del vespaio mediatico suscitato da una sua dichiarazione

«Il tema non è all'ordine del giorno, non è una priorità, neanche lontanamente», ha detto, per poi aggiungere: «Io credo in una scuola laica. Invece di parlare del fatto che il Ministero stia lavorando per l'edilizia scolastica o che stia aiutando le amministrazioni, si discute di quello che io ho detto sul crocifisso. Questo Paese ha bisogno di un cambio di mentalità».

Intanto, il laico ministro Fioramonti ieri ha scritto su Facebook di aver incontrato Monsignor Lorenzo Leuzzi, Vescovo di Teramo e Atri, da 20 anni animatore della pastorale universitaria di Roma: «Insieme abbiamo parlato del forum internazionale del Gran Sasso e ci siamo impegnati a realizzare una serie di progetti comuni per la prevenzione nelle scuole e per favorire progetti di sviluppo sociale, soprattutto nelle aree interne del Paese».

Naturalmente tutto ciò non è servito a convincere il difensore e il massimo rappresentante della cristianità in Italia, Matteo Salvini che ha dichiarato: «"O tu che passi per questa via, non scordar di salutar Maria".

Questi segni della nostra cultura e della nostra storia, anche nei più piccoli borghi d'Italia, sembreranno ingenui e provinciali a quegli "intelligentissimi" ministri che vorrebbero togliere il crocifisso dalle scuole.

Io ne sono orgoglioso, dovremmo tutti esserlo: chi si dimentica, e magari si vergogna, del proprio passato, non ha futuro.»

Detto da uno che diceva che i meridionali sono colerosi, puzzano e debbono essere sepolti dalla lava non può non far ridere.