Due funzionari statunitensi hanno dichiarato all'Associated Press che risorse militari, tra cui navi, in queste ore vengono fatte spostare in Medio Oriente per una possibile rappresaglia di Teheran a seguito degli attacchi di Israele l'Iran

La Marina degli Stati Uniti ha ordinato al cacciatorpediniere USS Thomas Hudner di spostarsi verso il Mediterraneo orientale e a un secondo cacciatorpediniere di navigare verso la stessa destinazione, in modo da essere disponibile se richiesto dalla Casa Bianca.

Uno dei funzionari afferma che il presidente Donald Trump sta incontrando i vertici del Consiglio per la sicurezza nazionale per discutere della situazione.

I leader di Gran Bretagna, Francia e Germania - ignorata l'Italia della (post) camerata Meloni - hanno chiesto a tutte le parti di astenersi da un'ulteriore escalation.

Il premier britannico Starmer ha avuto un colloquio con il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Friedrich Merz per discutere della situazione, ha affermato l'ufficio di Starmer in una nota.

"I leader hanno discusso delle gravi preoccupazioni di lunga data sul programma nucleare iraniano e hanno invitato tutte le parti ad astenersi da un'ulteriore escalation che potrebbe destabilizzare ulteriormente la regione", si legge nella dichiarazione, in cui i tre leader hanno ribadito il diritto di Israele a difendersi (!!!).

Una affermazione che sottolinea lo stato di confusione mentale in cui versano i principali leader europei, considerando che è Israele che ha dichiarato guerra all'Iran e, in base a quanto pubblicato su X dallo stesso esercito israeliano, continua a portare nuovi attacchi.

Contaminazione rilevata nel sito di Natanz dopo l'attacco israeliano: AEOI
 
Secondo l'Organizzazione per l'energia atomica iraniana, dopo l'attacco di questa mattina è stata rilevata una contaminazione, sia chimica che radioattiva, all'interno del sito nucleare di Natanz, ma non all'esterno del complesso.

Mohammad Islami, il capo dell'organizzazione, ha dichiarato che non vi sono motivi di preoccupazione all'esterno del sito, ma che sono necessari interventi di decontaminazione al suo interno.

"Per quanto ne sappiamo, i danni sono limitati alle aree superficiali", ha affermato, aggiungendo che non ci sono state vittime umane negli attacchi israeliani. Islami ha sottolineato: "Per anni, questo regime [israeliano], con il diretto sostegno degli Stati Uniti, ha adottato misure sconsiderate per distruggere la pace e la sicurezza globale".

In un messaggio alla nazione, il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha detto che  "la legittima e potente risposta della Repubblica Islamica dell'Iran farà rimpiangere al nemico la sua azione insensata". 

 Una risposta militare è stata annunciata anche dallo stesso Khamenei e non è stato da meno il nuovo comandante del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche, Maggior Generale Mohammad Pakpour, che in una lettera alla Guida Suprema della Rivoluzione Islamica ha enfatizzato l'inevitabile contrattacco definendolo enorme e distruttivo, considerando gli attacchi di Israele ai suoi impianti nucleari una "dichiarazione di guerra.