È passata con l'approvazione di quasi il 77,9% dei russi la riforma della Costituzione che, in teoria, consentirà al presidente Vladimir Putin di rimanere al potere fino al 2036. Si è fermato al 21,3% il numero di quanti hanno votato contro.
Con la nuova riforma costituzionale, Vladimir Putin diventerà quello che avrà governato più a lungo in Russia nell'era moderna.
Il principale leader dell'opposizione, Alexei Navalny, ha dichiarato che il risultato del voto non rispecchia la reale opinione del Paese, lamentando il fatto che all'opposizione non è stato dato lo stesso spazio sui media, che il voto elettronico a distanza è stato organizzato in modo illegale e che gli scrutatori sono stati nominati da un ente governativo.
Le modifiche alla Costituzione riguardano anche i diritti civili, tanto che è stato vietato il matrimonio tra persone dello stesso sesso, senza dimenticare l'introduzione di un riferimento che lega la Russia alla fede religiosa e che, gioco forza, non potrà non incidere sul rispetto dei diritti dei non credenti.
Secondo i dati diffusi, l'affluenza alle urne è stata del 65%. La maggior parte dei consensi alle nuove modifiche costituzionali, oltre il 90%, è arrivato dalla Crimea, annessa alla Russia nel 2014, dalla Cecenia e dalla Siberia.
Putin, 67 anni, sia come presidente che come primo ministro, è al potere da 20 anni e dopo il voto del 1 luglio potrà continuare a "comandare" per altri 16.
Ecco per sommi capi l'essenza delle oltre 200 modifiche costituzionali approvate.
Dal punto di vista ideologico, il nuovo testo impone una visione conservatrice della Russia, a partire dalla seconda guerra mondiale, la cosiddetta Grande Guerra Patriottica (1941-1945), vietando qualsiasi "svilimento" delle imprese di quanti ne sono stati protagonisti.
Del divieto del matrimonio omosessuale e della fede religiosa ne abbiamo già fatto cenno. Dal punto di vista pratico, va aggiunto che ai funzionari statali si impedisce adesso di detenere doppi passaporti, residenza o conti bancari all'estero.
Sotto il profilo economico/sociale, le pensioni diventano collegate all'indice di inflazione ed è previsto anche un adeguamento del salario minimo in modo che non sia mai inferiore a quello che sarà il reddito minimo di sussistenza. Vi è anche una revisione che riguarda gli animali, nei confronti dei quali si invita ad avere un "atteggiamento responsabile".
In ambito istituzionale, sarà il Consiglio di Stato che stabilirà la direzione della politica interna ed estera e le priorità socio-economiche della Russia. La presidenza può essere mantenuta dalla stessa persona per due mandati, e non vi sarà alcun impedimento, come c'era fino ad oggi, qualora questi fossero consecutivi. Questo, ovviamente, vale per il futuro... pertanto, Putin potrà candidarsi come se finora non avesse mai governato.