Standard & Poor's non abbassa il rating dell'Italia ma boccia la legge di bilancio 2019 voluta da Di Maio e Salvini
Outlook On Italy Revised To Negative On Risks To Economic Growth Following Budget Plan; Ratings Affirmed At 'BBB/A-2'.
Questo è il titolo della nota con cui Standard & Poor's ha comunicato nella serata di venerdì il proprio giudizio sui titoli a lungo (BBB) e breve termine (A-2) del debito italiano. Una valutazione che non si discosta da quella dello scorso anno con il giudizio sui BTP che rimane al di sopra di uno scalino dalla soglia che divide i titoli su cui è consigliabile investire, dai titoli su cui non lo è.
Tutto bene quindi? Non proprio, perché S&P dice anche che la previsione sul debito italiano è negativa (il che potrebbe significare più avanti un suo possibile declassamento) a causa dei rischi relativi alla crescita economica dell'Italia conseguenti alla legge di bilancio per il prossimo anno presentata dal Governo. A preoccupare S&P, in particolar modo, la riforma delle pensioni che rappresenterebbe una minaccia ai conti pubblici.
Come il Governo ha incassato il giudizio di Standard & Poor's?
Questo il commento di Matteo Salvini: «È un film già visto. Le agenzie di rating non si sono accorte della crisi mondiale? In Italia non saltano né banche né imprese.»
E infatti, S&P lascia invariato il proprio rating "alla luce della solidità economica del Paese: l'Italia è la 7.a potenza industriale al mondo - afferma l'agenzia - e la 2.a manifattura Ue. La competitività delle imprese le permette di avere un surplus commerciale consistente e il risparmio delle famiglie è solido".
Il commento espresso da Salvini è evidentemente sbagliato, perché la previsione negativa di S&P si basa non certo su banche ed imprese, quanto sulla manovra economica... che Salvini ha contribuito a redigere.
Altrettanto confuso il commento dell'altro vicepremier, Luigi Di Maio:
«Le agenzie di rating non misurano il benessere dei cittadini di un Paese, ma chi aspettava Standard&Poor's per continuare a remare contro il governo oggi ha avuto una brutta sorpresa: il rating dell'Italia è stato confermato. Andiamo avanti! Il cambiamento sta arrivando.»
Probabilmente, Di Maio ha pensato di dover esprimere una propria valutazione social, senza prima il conforto di una persona che gli spiegasse il significato nel suo complesso del giudizio espresso da Standard & Poor's che, nella sostanza dei fatti, ha giudicato negativamente proprio il lavoro del Governo e, soprattutto, della sua manovra per il 2019.
Pertanto, al di là di quel che Di Maio crede, dalla prossima settimana la pressione sui BTP aumenterà, con lo spead che continuerà a crescere finché il Governo non presenterà una nuova legge di bilancio, come richiesto da Bruxelles.