La Lazio è fascista. I suoi ultras lo hanno ricordato al neoacquisto Hysaj
Presa di posizione degli ultras della Lazio, condannata dalla stessa società biancoceleste. Il calciatore aveva cantato ‘Bella Ciao’ in ritiro
Il ciclone Hysaj ha investito la Lazio.
Arrivato in ritiro ad Auronzo di Cadore, il neoacquisto della Lazio Hysay, ex cursore destro del Napoli, ha scelto "Bella Ciao" come canzone da cantare a cui sono obbligati, quale scherzoso rito d’iniziazione, i nuovi calciatori che approdano al club biancoceleste.
La "performance" è finita sui social ed il terzino albanese è diventato il bersaglio di insulti da parte degli ultrà biancocelesti che, come dimostra la foto dello striscione appeso nella notte di ieri a Roma in corso Francia a firma Ultras Lazio (Hysaj verme. La Lazio è Fascista), gli hanno fatto presente come stiano le cose in casa Lazio.
La società di Lotito, in sequenza ha commentato così l'episodio:
19 luglio. È compito della Società tutelare un proprio tesserato e sottrarlo a strumentalizzazioni personali e politiche che certamente in questo caso nulla hanno a che vedere con il contesto informale ed amichevole in cui si è svolto l’episodio. Il ritiro della squadra deve proseguire nel massimo impegno sportivo e nel clima di serenità che si è respirato fino ad oggi.20 luglio. La Società Sportiva Lazio condanna fermamente il vergognoso striscione contro il calciatore Elseid Hysaj. Non è il primo episodio di questo tipo. Noi non saremo mai dalla parte di chi nega i valori dello sport. Siamo senza indugio invece dalla parte del nostro atleta e di tutti gli altri calciatori impegnati in queste settimane nel ritiro precampionato. Prendiamo nettamente le distanze da chi vuole strumentalizzare per fini politici questa vicenda che danneggia la squadra, tutti i tifosi laziali e la Società. Non ci faremo intimidire da chi usa toni violenti ed aggressivi: per loro non c’è alcuno spazio nel nostro mondo che invece è ispirato ai sani valori sportivi della lealtà e della competizione, del rispetto reciproco e della convivenza civile ed indirizzato al superamento di tutti gli steccati di carattere sociale, culturale, economico e razziale.
Ma non bastava dire che la Lazio non è fascista e non ha nulla a che spartire con il fascismo e i fascisti? La società di Lotito si è arrampicata sugli specchi per non dire l'unica cosa che avrebbe dovuto dire, chiaramente, e che poteva essere espressa in pochissime parole. Invece...